Città Metropolitane. Il Consiglio dei Ministri ha impugnalo la legge 17 dello scorso 11 agosto con il quale l’Assemblea Regionale Siciliana (ARS) aveva reintrodotto l’elezione diretta nelle ex Province e nelle città metropolitane di Palermo, Catania e Messina.
Il Presidente dell’ARS e attuale candidato nella coalizione di centro-sinistra alle prossime elezioni regionali è intervenuto affermando: «La decisione del Consiglio dei ministri rimette ordine, anteponendo, come è giusto che sia, le istituzioni ai fini non nobili che in maniera trasversale, dal centrodestra al Movimento 5 stelle, ma anche con pezzi del centrosinistra, si volevano perseguire. Quello messo in piedi era un evidente obbrobrio giuridico che avrebbe definitivamente pregiudicato gli interessi della collettività piegandoli alla semplice governance. Un atto di un trasversalismo unico al quale mi sono volutamente sottratto perché le istituzioni vengono prima».
«Tiriamo, comunque, un sospiro di sollievo – conclude Ardizzone – perché nonostante tutto rimangono le tre Città metropolitane, grazie al cui riconoscimento sono stati sottoscritti i Patti per il Sud».
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