L’inverno demografico, così lo hanno chiamato, e ci viene in mente un verso famoso, il titolo di un romanzo non meno importante. Ma quanto è invece lontana la poesia, in questo nostro inverno in cui la famiglia è sotto attacco, i matrimoni diminuiscono, le coppie sposate sono costrette ad economizzare su tutto e anche sui figli.
Abbiamo bisogno urgente di indicare e praticare una nuova strada, che apra veramente al sostegno ai giovani che intendono formare una famiglia; dobbiamo dar loro fiducia creando una rete di iniziative concrete, guardando a ciò che da diversi anni si fa già in molti paesi europei, come la Danimarca e la Francia, in cui si è riusciti ad invertire la tendenza negativa e i giovani hanno ripreso a formare famiglie e generare figli.
Anche in Italia le famiglie vanno incentivate con maggior forza, attraverso misure come il reddito di maternità, ovvero l’assegno mensile per ogni figlio a carico. Lo Stato deve far sentire la sua positiva presenza: la posta in gioco è troppo alta per continuare a far finta di niente, per mascherare la gravità della situazione con vuote sociologie d’accatto. I genitori vanno presi per mano, aiutati con gli asili nido per i loro figli piccoli, e sostenuti sin dall’inizio con adeguate politiche per la prima casa.
In questi anni sono stata sempre vicina alle giovani famiglie, ho visto e toccato con mano le difficoltà, i dubbi, le paure, sul presente e sul futuro, tutto il retaggio di un mondo “sbagliato” e di una politica inadeguata che alla fine si abbatte proprio sui giovani, sulla loro speranza, sulla più grande e più bella delle loro speranze, quella di formare una famiglia e di avere tanti figli.
Questo è un problema italiano, ma è anche un problema europeo, che proprio per questo motivo può essere risolto definitivamente solo in Europa.
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