I tergicristalli servono ad allontanare pioggia, neve, polvere e sporcizia varia dalla superficie del parabrezza ai fini di garantire al conducente una migliore visibilità sulla strada. Questi dispositivi vennero ideati all’inizio del 900 negli Stati Uniti d’America dall’ingegno di una donna di nome Mary Anderson, che ne registrò il brevetto nel 1903. Da allora molti passi sono stati fatti nel campo di questi accessori, al giorno d’oggi obbligatoriamente installati su tutti i veicoli che lasciano la fabbrica.
In questo articolo si forniranno alcune informazioni utili sulle spazzole tergicristallo e la loro generale manutenzione.
I tergicristalli sono costituiti dalle parti seguenti:
- Braccio (o bilanciere), che consiste in un’asta azionata da un motorino.
- Telaio, in cui si trovano le cosiddette lame.
- Lama (o gommino), in genere realizzata in gomma, che attraverso il suo movimento elimina neve, pioggia e sporcizia dalla superficie del parabrezza.
- Tiranteria, un componente meccanico, il cui compito è quello di trasmettere l’energia necessaria per il funzionamento.
L’insieme telaio-lama in gergo prende il nome di spazzola tergicristallo.
Sul mercato sono presenti tre categorie di spazzole tergicristallo: classiche, con telaio in metallo; piatte, di tipo aerodinamico, ed ibride. Sulla base del materiale materiale, con cui vengono realizzate, si distinguono tre tipi:
- Spazzole in gomma, più economiche, ma che si usurano più velocemente e vanno cambiate ad intervalli regolari.
- Spazzole in silicone, più durevoli e resistenti agli agenti atmosferici, ma anche più costose.
- Spazzole in teflon o grafite, che assicurano un attrito migliore ed una durata più lunga rispetto agli altri due modelli sopra menzionati.
Nelle auto più moderne è anche possibile regolare il moto dei tergicristalli sul parabrezza da continuo ad intermittente, a seconda delle esigenze, in maniera automatica. Il sistema elettronico della macchina è inoltre in grado di far attivare automaticamente pure la pompa lavavetri, che spruzza sul parabrezza l’apposito detergente.
Anche le spazzole tergicristallo si usurano e vanno pertanto controllate e sostituite regolarmente. La presenza di rimasugli di sporco o di acqua sul parabrezza dopo la loro azione rappresenta il segno più evidente di un malfunzionamento. In questo caso si dovrà compiere in primo luogo un controllo, alzando con prudenza il braccio per ispezionare il bordo delle lame. In presenza di screpolature o segni di usura occorrerà provvedere quanto prima possibile alla sostituzione di questi accessori. Essendo il componente fissato sul parabrezza con delle clip di bloccaggio, la rimozione e la sostituzione delle parti usurate può essere compiuta in maniera quasi intuitiva. È comunque necessario prestare attenzione a non danneggiare il pezzo, facendo dei movimenti bruschi. Va poi ricordato che un posizionamento errato delle lame, provocando un accumulo di detriti, può causare fastidiosi graffi sul vetro del parabrezza, che in certi casi sono in grado di compromettere la visibilità sulla strada durante la circolazione.
Se ben mantenuto, un tergicristallo può arrivare a durare più di un anno. Ecco alcuni consigli pratici per la manutenzione:
- Cercare di proteggere le spazzole tergicristallo dalla luce solare eccessiva, in grado di indurire le parti in gomma, creando delle crepe.
- Evitare di azionare il tergicristallo se l’auto è gelata ed il parabrezza è coperto di ghiaccio.
- Rimuovere lo sporco incrostato manualmente o con un apposito strumento, per evitare che le lame si danneggino.
- In condizioni climatiche estreme di calore eccessivo o di temperature molto al di sotto dello zero, se possibile, coprire l’auto prestando particolare attenzione al tergicristalli.
Si consiglia, infine, di informarsi con precisione sul tipo di spazzole tergicristallo adatto alla propria vettura, ai fini di evitare una spesa inutile. Informazioni a riguardo sono reperibili nel proprio libretto dell’auto o anche facendo una ricerca su internet.
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