Informazioni sul filtro dell’abitacolo: a cosa serve, come e quando va cambiato

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Il filtro dell’abitacolo, in gergo automobilistico anche noto come filtro antipolline o filtro della cabina, purifica l’aria che dall’esterno giunge nell’abitacolo e che viene quindi respirata dal conducente e da eventuali passeggeri. Impurità presenti nell’atmosfera, come ad esempio particelle di smog, pollini ecc., se respirate, potrebbero infatti provocare reazioni allergiche o problemi respiratori al conducente ed ai passeggeri, rendendo il viaggio in macchina non particolarmente piacevole. Inoltre, questo filtro non si limita solo a depurare l’aria, ma bloccando anche le particelle di umido, impedisce l’appannamento dei vetri all’interno, proteggendo ed ottimizzando in tal modo l’efficienza dell’impianto di condizionamento e di riscaldamento del veicolo.

Questo componente fece la sua comparsa nel mercato automobilistico nel 1987, anno in cui la SAAB, storico marchio automobilistico svedese, lo impiegò nei suoi modelli. Il successo fu tale che al giorno d’oggi il filtro abitacolo è divenuto un accessorio standard praticamente in tutte le automobili prodotte nel mondo.

Di questo accessorio, posizionato di solito nel vano motore o all’interno del vano portaoggetti, a seconda del materiale si distinguono tre tipologie:

  • Filtro antipolline, in fibra e/o carta. Questo tipo è in grado di bloccare spore, pollini, batteri, muffe, residui dei freni e le varie sostanze nocive dei gas di scarico della macchina.
  • Filtro ai carboni attivi. Questo tipo oltre ad assolvere le stesse funzioni del primo filtro è in grado di bloccare anche i cattivi odori provenienti dall’esterno. Esso si compone di tre strati: uno di carbone e due di fibre sintetiche.
  • Filtro antibatterico multistrato. Questo tipo è così chiamato in quanto dotato di un filtrante multistrato, la cui azione si articola in tre fasi: 1) blocco degli elementi inquinanti; 2) assorbimento di gas e di odori provenienti dall’esterno; 3) eliminazione di batteri e di allergeni.

Va anche aggiunto che i materiali usati per produrre questi accessori sono di norma sintetici e per questo resistenti agli attacchi di funghi e di agenti allergeni.

Come tutti i componenti dell’auto, anche il filtro dell’abitacolo va controllato regolarmente. Esso andrebbe sostituito almeno una volta all’anno o dopo i 10.-15.000 km di percorrenza. La sua durata di servizio dipende chiaramente anche dalle condizioni ambientali in cui si utilizza quotidianamente la macchina, se ad esempio si percorrono regolarmente strade sterrate piene di polvere, se si vive in una zona ad alto inquinamento ecc. In questo caso un suo cambio dovrebbe avvenire almeno due volte all’anno.

I sintomi più frequenti di malfunzionamento sono:

  • Peggioramento della ventilazione dell’abitacolo, che si traduce in un’aria stantia.
  • Scadimento della qualità dell’aria (presenza ad esempio di cattivi odori).
  • Formazione più frequente di condensa sui vetri all’interno (fatto che potrebbe essere pericoloso durante la circolazione).

L’intasamento del filtro è facilmente verificabile facendo un’ispezione visiva del componente: un colore grigio-scuro, una deformazione del corpo e la presenza ingombrante di elementi esterni, quali particelle di polvere, foglioline ecc., sono segni evidenti della necessità di una sua sostituzione.

Passiamo ora a dare delle indicazioni sul come cambiare il filtro dell’abitacolo.

Sostituire il filtro dell’abitacolo da soli, prestando la dovuta attenzione, è possibile, trattandosi di un’operazione relativamente semplice e che non ha bisogno di strumenti particolari. Indicazioni più approfondite a riguardo si possono trovare sul proprio libretto dell’auto o facendo una ricerca su internet. Quest’operazione va comunque fatta da soli, solo se si possiede la dovuta esperienza. In caso contrario, per evitare di commettere errori e di provocare danni alla macchina, è meglio rivolgersi al proprio meccanico di fiducia.

In generale, dopo aver naturalmente acquistato il nuovo filtro, sarà sufficiente avere a portata di mano i seguenti strumenti:

  • Punta Torx T20.
  • Chiave a bussola 5,5.
  • Chiave a cricchetto.
  • Copri parafango.

Con il loro ausilio, occorrerà poi seguire i seguenti passi:

  • Aprire il vano portaoggetti e poi rimuoverlo, dopo aver rimosso le viti di fissaggio.
  • Rimuovere il coperchio posto sotto il vano portaoggetti.
  • Rimuovere il filtro dell’abitacolo.
  • Installare il nuovo filtro nella sua sede di montaggio.
  • Avvitare di nuovo gli elementi di fissaggio del coperchio del filtro abitacolo.
  • Rimettere al suo posto il vano portaoggetti.
  • Innescare l’accensione.

Il cambio del filtro dell’abitacolo non è particolarmente costoso e la sua sostituzione, manodopera compresa, si aggira in media sui 30-40€.

Va infine ricordato che il filtro dell’abitacolo non va assolutamente confuso col filtro dell’aria, posizionato altrove e che assolve alla funzione di depurare l’aria che dall’esterno viene messa in circolo nel circuito del motore.

Fonti:

Informazioni sul filtro della cabina: pezzidiricambio24.it

Come cambiare il filtro dell’abitacolo: puntopro.it

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