Saro Visicaro, presidente dell’associazione radicale “Leonardo Sciascia” e candidato con la lista “Cambiamo Messina dal basso”, sindaco Renato Accorinti, attraverso una nota esprime la sua rabbia per gli eventi che hanno portato alla rovina un’area come quella in cui sorgeva l’ex fabbrica Sanderson, ieri devastata da un rogo. Ecco cosa scrive:
“Impuniti che ostentano la loro impunità. E’ questo l’atteggiamento di un ceto politico che ha distrutto Messina. Nell’affare Sanderson ci sono “responsabilità occultate e disegni criminali”, ma altrettanto vera è la sfrontata spudoratezza di chi amministra ed ha amministrato la nostra città.
La caratteristica dei comportamenti di tutti gli amministratori è quella del “sopire e troncare”. Ovvero addormentare i problemi, i bisogni, le emergenze della collettività e, contestualmente, troncare ogni possibile soluzione che non sia quella che serve ai loro interessi.
Nell’ennesimo rogo criminale, che avrebbe potuto procurare vittime innocenti, c’è lo stesso disegno di tutte le altre emergenze cittadine. Il metodo semplice, e però devastante, è quello che serve a spianare la strada non a soluzioni condivise, programmate, urbanisticamente sostenibili ma ad alimentare quel “partito del mattone” che ha già abbondantemente distrutto i luoghi più belli della nostra città. Dalle colline della zona Nord a tutta la zona Sud. In questo sistema di connivenze c’è chi non ha vigilato e silenziato le “anomalie denunciate e documentate” e chi ha spalleggiato l’immobilismo delle decisioni.
Basterebbe rileggersi le cronache giornalistiche per riscoprire chi ha affossato tutti i progetti di riqualificazione di quell’area. Chi non ha voluto che si destinasse quella storica fabbrica agrumaria ad area di servizi per la Fiera Campionaria o a soluzioni innovative di carattere culturale. Chi non ha voluto, come avrebbe potuto e dovuto, vincolare tutta la superficie come zona di archeologia industriale.
Con il nuovo consiglio comunale, c’è da stare certi, scopriremo chi avrà il mandato di chiedere il cambiamento di destinazione d’uso di quel patrimonio storico rappresentato dall’ex Sanderson. Con impudicizia e spudoratezza”.
Saro Visicaro
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