A poche ore dalla scadenza capigruppo di maggioranza del Consiglio e amministrazione comunale fanno quadrato sulla Tares integrale e non più semplificata: via libera dall’aula, ieri sera, alla Tares 2013 che sarà pagata in tre rate con un possibile slittamento della prima prevista dal 16 dicembre. Senza l’atto il Comune non avrebbe potuto portare a compimento il bilancio 2013, incardinato, e sarebbe stato dissesto per la mancata copertura di 17 milioni di euro in arrivo dalla Tares. Gli esponenti politici di centrosinistra e del centrodestra insieme alla giunta, con in testa l’assessore al Bilancio Guido Signorino e il segretario generale Antonio Le Donne, hanno effettuato le simulazioni ieri mattina, ore e ore di analisi, e si sono accorti dalle prove che con la Tares semplificata sarebbero stati più svantaggi economici per famiglie e commercianti rispetto alla Tares, la nuova tariffa sui rifiuti, integrale. Ieri sera approvati gli emendamenti concordati tra politici e giunta che consentiranno alle famiglie con 3 componenti di pagare meno. Pagheranno di più le famiglie con 4 componenti che sul territorio sono in numero nettamente minori (5.500 circa) rispetto ai 70mila circa dei nuclei familiari con 3 componenti e meno. Anche i commercianti delle categorie 22, 27 e 29 avrebbero versato di più con la semplificata. L’atto prevede la costituzione di un Fondo da 1.500.000 euro che andrà incontro, in base a determinate caratteristiche di disagio economico familiare e di volume d’affari per i negozi, di coprire, attraverso un bando, i casi di difficoltà a poter pagare la Tares. Presenti seppur contrari i consiglieri del Megafono come a votare contro Nina Lo Presti di Cambiamo Messina dal Basso. Con grande responsabilità hanno guidato la maggioranza i capigruppo di Udc, Mario Rizzo, Pd, Paolo David, Dr, Elvira Amata, Pdl, Pippo Trischitta, Progressisti democratici, Santi Zuccarello. Tra quest’ultimi a dire no è stata la consigliera Contestabile che ha attaccato l’amministrazione. Pippo De Leo del Megafono ha detto: “Non c’è stata la volontà di portare avanti il mantenimento della Tarsu, sprechi ce ne sono stati e ce ne sono ancora”. Zuccarello che ha votato a favore ha criticato le spese dell’Ato3 dopo aver letto il Piano Industriale della società in fase di chiusura. Trischitta del Pdl ha lodato l’atto di responsabilità dei consiglieri favorevoli e spiegato che la Tares, introdotta dal governo nazionale, lasciava poco spazio ad alternative e che il gran lavoro di politica e amministrazione ha portato, dopo le simulazioni, alla scelta meno dispendiosa per tutti. Pio Amadeo ha definito la delibera pasticciata mentre la Lo Presti, criticando la fase di discussione dopo le votazioni, ha tuonato: “Abbiamo spalmato su tutti i cittadini i debiti di Ato3 e Messinambiente, io non ho interessi da difendere”.
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