Un abbraccio caloroso al sindaco Accorinti al suo arrivo. E dopo le risposte ai cronisti l’attacco molto forte, sul palco, a Francantonio Genovese e al partito democratico. La giornata messinese di Nichi Vendola, laeder nazionale di Sel, ha fatto tappa a piazza Cairoli per l’incontro-dibattito a sostegno della lista Tsipras e dei candidati. C’erano Antonella Leto e Olga Nassis insieme al coordinatore regionale Massimo Fundarò e alla segretaria provinciale Daria Lucchesi che hanno parlato durante l’attesa di Vendola. La Nassis, ad esempio, ha spiegato come si vive nella Grecia dell’austerity e come l’Italia sia già avviata a somigliare alla sua terra d’origine.
La giornalista Rosaria Brancato ha posto domande a migranti che sono intervenuti per raccontare le loro storie e che hanno emozionato i presenti.
Poi è stato Vendola con le sue bordate al Pd a scuotere la piazza: “Ci si scandalizza ora del caso Genovese? – ha gridato il governatore della Puglia – lo dico al Pd, caro Pd sapevi tutto, già sapevi chi era Genovese”. Sotto il palco non sono stati pochi coloro che si sono ricordati del sostegno di Sel, appena un anno fa, al candidato Pd Felice Calabrò nonostante la minoranza guardasse con favore ad Accorinti e che nel 2006 Rifondazione comunista avesse governato al Comune, anche se solo per quasi 2 anni, con Genovese sindaco. Vendola ha dedicato proprio all’attuale sindaco, anche lui sul palco, il suo elogio. Ai cronisti poco prima dell’invettiva pubblica Vendola aveva detto sul caso Genovese: “E’ una grande tristezza perché era tutto noto, tra Messina e Reggio Calabria le storie di “mafiopoli” e le storie di tangentopoli hanno una radice antica, c’è chi non ha voluto vedere, siamo venuti molti anni fa a raccontare il film che vediamo oggi sugli schermi, è una storia di un Pd che ha pensato di poter vincere passando nel campo avversario cooptando pezzi di quel mondo di potere verminoso che invece si doveva combattere, menomale che Messina ha avuto il coraggio con Renato di cambiare le regole del gioco”.
Accorinti, sul palco, non è stato giustizialista: “Vogliamo rifondare l’Europa dei diritti, sono un po’ seccato con i cittadini perché la rivoluzione che stiamo facendo è prima di tutto spirituale e culturale, se partecipiamo tutti ce la possiamo fare”. Il sindaco non ha parlato, durante il suo intervento, di Genovese.
Sui migranti ancora Vendola: “Non sono un problema ma sono una risorsa, ci sono meravigliosi paesini spopolati in Calabria che sono stati ripopolati proprio da loro, ci sono milioni di famiglie che danno le chiavi di casa a extracomunitari e affidano loro la madre, il papà, il nonno, i bimbi, sono una ricchezza, sono i nemici dei diritti che cercano di produrre la guerra tra i poveri coloro che parlano male dei migranti, l’Europa si cambia liberandosi dalla demagogia dei tecnocrati che vogliono smantellare il Welfare e la protezione sociale, dobbiamo rilanciare l’Unione Europea mettendo al bando i veleni del nazionalismo, l’austerity da un lato e il populismo dall’altro sono due facce della stessa medaglia che stanno strangolando una prospettiva di benessere, la lista Tsipras rappresenta la voglia di cambiare questo Sistema”. @Acaffo
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