Il Teatro Vittorio Emanuele immobile come un malato in coma avanzato. Senza conoscere l’esatta quantità di fondi a disposizione (pare che basteranno solo per gli stipendi) e senza consiglio d’amministrazione il presidente dell’ente, Maurizio Puglisi, andrà con il sindaco Accorinti a Palermo. Non ne può più di aspettare e ascoltare solo annunci. Ieri la visita a Palazzo Zanca di Puglisi, accompagnato da Ninni Bruschetta, visto che dal governo regionale non giungono risposte certe e chiare sul destino del Vittorio. Tra Puglisi e l’assessore Daniela Stancheris c’è stato pure un botta e risposta ma di provvedimenti ufficiali per l’ente di via Aspa ancora nulla. “Attendiamo con ansia la ratifica regionale del Cda – ha dichiarato Puglisi – da quello che so il provvedimento deve ancora andare in I commissione all’Ars e senza il Consiglio non posso e non possiamo programmare, è mortificante che al Teatro verranno dati fondi solo per pagare gli stipendi dei dipendenti”. Due giorni fa sul futuro del Teatro il presidente della Regione Rosario Crocetta non aveva dato indicazioni precise su cosa voler fare. Intanto dal 9 gennaio scorso sono in attesa i consiglieri indicati dal sindaco e dal commissario della Provincia Filippo Romano: Giovanni Giacoppo, Totò D’Urso, Laura Pulejo, Daniele Macris e Giovanni Moschella. E quel giorno Crocetta ufficializzò il nome di Pietro Visalli come commissario ad acta del Teatro accanto a Puglisi. Sinistra Ecologia Libertà è intervenuta sullo stato della cultura e sulla paralisi del Teatro Vittorio Emanuele: “La Regione Siciliana manca di una visione strategica e di una seria programmazione nelle politiche culturali. E anche l’amministrazione Accorinti deve fare di più”.@Acaffo
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