Nel giugno dello scorso anno, la Regione aveva sottoposto alla VAS,Valutazione Ambientale Strategica, la variante al PRG proposta dal Comune di Messina. Comune che fece ricorso al Tar, e due giorni fa la sentenza ribalta la decisione dell’assessorato regionale al Territorio e Ambiente. L’assessore alle Politiche del Territorio, Sergio De Cola, nel merito commenta:
“Con Sentenza inequivocabile del 31/5/2017, il TAR pone fine alla lunga (e spesso confusa) vicenda legata al ricorso presentato dal Comune di Messina alla richiesta dell’Assessorato Territorio e Ambiente che – con decreto n. 267 del 29/6/2016,firmato dall’assessore Maurizio Croce – aveva chiesto di sottoporre a Valutazione Ambientale Strategica la Variante di tutela ambientale al PRG. Il dispositivo del Tribunale Amministrativo non lascia adito ad interpretazioni, parlando della Variante recita …dispone una riduzione degli indici di edificabilità che ovviamente non concreta alterazione dell’ambiente… non solo il contestato decreto assessorile difetta di adeguata motivazione, ma nemmeno appaiono sussisterne i presupposti…e in conclusione in merito alla richiesta di VAS … occorre rilevare in fattispecie sia la mancanza assoluta di motivazione logica in merito, sia l’assenza dei presupposti per la scelta operata.Il ricorso, pertanto, deve essere accolto.
Eppure, nonostante l’insussistenza dei presupposti sancita adesso dal TAR, sulla necessità di assoggettare a VAS la Variante si erano pronunciati docenti universitari, ordini professionali, rappresentanti di fondazioni- attraverso interventi sui media e sui social – utilizzando toni censori e veementi,puntando il dito sulle scelte operate dal sottoscritto e dagli ufficicon la pesante accusa di aver cercato scorciatoieillegittime.
Nella mia delega di Assessore alle Politiche del Territorio,e nel dichiarare insieme a tutta l’Amministrazione,l’evidente soddisfazione per il pronunciamento della magistratura, devo però esprimere un profondo rammarico per il tempo sottratto alla città di Messina da una richiesta che per il magistrato è caratterizzata da mancanza assoluta di motivazione logica.Pur avendo manifestato formalmente più volte i propri fortissimi dubbi – oggi possiamo finalmente dire “leciti” – in merito alla necessità della sotto posizione a VAS della Variante “Salvacolline”, l’Amministrazione aveva comunque immediatamente attivato le procedure richieste dall’Assessorato Regionale, impegnando per molti mesi il proprio ufficio di piano. Ciò significa che sarebbe stato possibile procedere con la discussione per l’adozione della Variante in Consiglio comunale più di un anno fa (stiamo parlando di tutela ambientale e messa in sicurezza del territorio!) e oggi avere già avviato il ragionamento complessivo sul nuovo PRG di cui la stessa Variante è presupposto fondamentale.
La scelta di avviare prioritariamente la Variante rispetto al nuovo PRG generale deriva anche da quanto emerso nei numerosi incontri fatti in città in occasione dell’avvio del nuovo PRG in cui tra le prime istanze evidenziate dai cittadini,accanto alla richiesta di recuperare l’identità dei luoghi, emergeva quella della sicurezza del territorio in cui abitiamo.
L’Urbanistica non può e non deve più essere considerata come un bancomat; è invece uno strumento importante per creare sviluppo, tutelare dal rischio i nostri territori e avviare azioni di rigenerazione per provare a restituire la bellezza che alla nostra città è stata in parte sottratta.
In questa direzione si sta lavorando con la speranza che da adesso, anche grazie a questa sentenza che sgombra il campo da ogni dubbio, si possa procedere con maggiore unità e velocità nell’interesse della città.”
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