Da giorni la questione Stu Tirone occupa spazio nella cronaca cittadina. Accade dopo l’ok al progetto che prevede la realizzazione di un palazzo di 15 piani, parcheggi, centro commerciale, nell’area del Tirone, a poche centinaia di metri dal Tribunale, disposto dal dirigente dell’ufficio programmi complessi, Mario Pizzino. Immediata la reazione della giunta Accorinti: «In merito a notizie stampa relative alla determina adottata dall’ing. Mario Pizzino, per l’approvazione della progettazione definitiva del progetto Stu Tirone, l’Amministrazione comunale precisa che “tale atto si innesta in un procedimento avviato precedentemente al suo insediamento. Pur valutando positivamente la solerzia dei dirigenti nel condurre l’iter dei provvedimenti amministrativi, si rileva che in questo caso si è quantomeno rasentata l’intempestività. Infatti sono attualmente in corso l’esame e l’eventuale approvazione in linea tecnica del progetto presso la Commissione regionale lavori pubblici; la riunione conclusiva avrebbe dovuto svolgersi lunedì 29 luglio. Lo stesso ing. Pizzino, di sua iniziativa, ha inopinatamente richiesto il rinvio dell’incontro a motivo delle sue ferie, senza preventiva informazione del Rup e dell’Amministrazione».
Questo il comunicato della Giunta Accorinti, cui fece seguito, poco dopo, quello del consigliere Nina Lo Presti, che ha sottolineato: «Sulla società di trasformazione urbana in questione è in corso una procedura da parte dell’Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici per infrazione di legge poiché non sarebbero stati rispettati i canoni di evidenza pubblica sulla scelta dei partners privati e sulla procedura di affidamento dei servizi di ingegneria».
Oggi anche il M5S scrive sulla vicenda Stu Tirone: «Leggiamo con stupore e incredulità della notizia secondo la quale il dirigente dell’ufficio programmi complessi, Mario Pizzino, ha dato il via libera alla progettazione definitiva della Stu Tirone: un’enorme colata di cemento che prevede, tra l’altro, parcheggi, centri commerciali, palazzoni, ovvero un unico concentrato di tutte quelle cose a cui il Movimento Cinque Stelle Messina ha detto, dice e dirà sempre no. Questo modello di sviluppo non è sostenibile e non siamo i soli a dirlo. Accogliamo infatti con apprezzamento i pronunciamenti dell’amministrazione Accorinti e di alcuni esponenti del Pd i quali, chiedono che venga indetta una gara di progettazione per rigenerare il quartiere nel solco della green economy. Non possiamo però esimerci dal far notare che più un anno fa, e precisamente il 13 Marzo 2012, nell’ambito dell’assemblea sul Tirone organizzata dall’Officina delle Idee tenutasi nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, proponemmo un approccio alla riqualificazione del quartiere ad impatto ambientale zero che avrebbe consentito il recupero del patrimonio edilizio e contestuale creazione di nuova occupazione: l’albergo diffuso. Bene, proprio alcuni giorni fa l’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato la prima legge del Movimento Cinque Stelle che da riconoscimento giuridico a questo istituto permettendo così numerosi vantaggi tra i quali la possibilità di attingere ai fondi europei. Prendiamo in prestito le parole della nostra portavoce Claudia La Rocca: “In un difficile momento storico come questo è necessario dare un segnale di novità, di idee che guardino sia allo sviluppo, sia alla sostenibilità. Inoltre il nostro territorio deve puntare sul turismo per la sua rinascita.” Invitiamo quindi l’amministrazione comunale a prendere in considerazione il nostro suggerimento di un anno fa e ad andare in questa direzione nelle future scelte strategiche su questa importante zona della città. Mai come adesso c’è la possibilità di far rinascere Messina dal basso».
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