Il sindaco di Messina, Renato Accorinti, e la sua Giunta, in particolare gli assessorati alla cultura, all’ambiente e alle risorse del mare, hanno deliberato l’avvio all’iter finalizzato all’ottenimento, da parte dell’UNESCO, della dichiarazione di “Patrimonio dell’umanità” per l’Area dello Stretto di Messina, inviando una richiesta di partnership al commissario prefettizio di Reggio Calabria, al sindaco di Villa San Giovanni, ai rettori delle Università degli Studi di Messina e Reggio Calabria, al presidente dell’Autorità portuale, al comandante dell’Autorità marittima dello Stretto, al soprintendente ai beni culturali, al soprintendente del mare a Palermo, al direttore dell’istituto CNR per l’ambiente marino costiero, ai presidenti della Camera di commercio, della fondazione Bonino Pulejo, della fondazione Horcynus Orca, della Sezione del F.A.I., del WWF, di Italia Nostra, di Legambiente, della Società messinese di storia patria, dei Club Rotary, Lions e Kiwanis, del circolo canottieri Thalatta, della Lega navale italiana, dell’Associazione motonautica e velica peloritana e della Comunità Ellenica dello Stretto. L’iniziativa riguarda la complessa ed articolata trama di eventi e realtà concernenti la mitologia, la storia sociale, gli elementi naturali e naturalistici, la letteratura, la cultura del mare e la tecnologia, che da tremila anni vedono questo angolo di mondo svolgere un ruolo di primaria importanza nella storia, nella cultura, nell’immaginario dei popoli, che si affacciano sul Mediterraneo. Lo Stretto di Messina, vero e proprio ombelico del Mare Nostrum, si è infatti venuto costituendo, nel corso dei secoli, come un palinsesto territoriale che ha visto progressivamente stratificarsi fenomeni e realtà ecosistemiche, fabulazioni, saperi, eventi storici, memorie che dal mondo antico sino ad oggi hanno continuato a segnare, con la loro variegata molteplicità, lo specialissimo habitat eco-antropologico che si dispiega tra le due sponde della Sicilia e del continente, finendo con il costituire nel terzo millennio un unicum di cui non esiste eguale nel pianeta. Tra le realtà, materiali ed immateriali, che hanno concorso a delineare l’identità dell’area dello Stretto di Messina nel corso della sua plurimillenaria storia, si riportano qui di seguito, a titolo esemplificativo e non esaustivo, le seguenti:1-Ulisse e le Sirene; 2- Scilla e Cariddi; 3- Il fenomeno della Fata Morgana; 4- Colapesce; 5- Giufà; 6- Leggende di Re Artù; 7- Il passaggio di San Paolo; 8- L’attraversamento sulle acque di San Francesco di Paola; 9- I Ferry Boat e i collegamenti tra le due sponde; 10- L’emigrazione; 11- La pesca del corallo; 12- La caccia al pesce spada; 13- La cantieristica tradizionale e i mastri d’ascia; 14- I laghi di Faro e Ganzirri; 15- I terremoti e i maremoti; 16- La microflora e la microfauna dello Stretto; 17- I Flussi migratori; 18- I due Piloni ENEL; 18- Il pellegrinaggio a Polsi e le devozioni comuni alle comunità costiere; 19- Le Vare (Messina e Palmi) e i Giganti, siciliani e calabresi; 20- Lo sbarco dei Normanni in Sicilia; 21- Gli eventi storici, dall’antichità ai giorni nostri; 22- I forti umbertini e i presidî di avvistamento costiero; 23- Le Dogane e i Porti Franchi; 24- La partenza per le Crociate; 25- La partenza per la Battaglia di Lepanto; 26- La rotta francigena; 27- La permanenza a Messina di Riccardo Cuor di Leone; 28- I fari; 29- La letteratura di viaggio e il “Bosforo d’Italia”; 30- Horcynus Orca e la metafora dello Scillecariddi, etc. Il progetto sopra descritto necessita, a parere dell’Amministrazione Accorinti, del concorso attivo di tutte le istituzioni e dei soggetti pubblici e privati di cui la società si compone, trattandosi di porre in essere un processo virtuoso volto a focalizzare e valorizzare i tratti identitari sottesi ad un’areale il cui assetto si è venuto storicamente determinando. Il concorso di siffatti partners obbedisce peraltro ad uno dei dettati normativi sanciti dall’UNESCO, secondo cui la proposta d’inserimento deve risultare da una sinergia politica e sociale fortemente rappresentativa delle comunità locali. In tale prospettiva, è parso opportuno avviare un rapporto interlocutorio con i rappresentanti degli enti cui è stata inviata la richiesta di partnership, affinché possano adeguatamente valutare l’interesse e la preziosa occasione di sviluppo culturale e socio-economico sottesi all’iniziativa in oggetto e, auspicabilmente, aderirvi con convinzione attivandosi – secondo le modalità che saranno in seguito concordate – per la migliore conduzione dei passi intermedi, anche di natura promozionale, e il migliore positivo esito della stessa. Alla luce di quanto fin qui esposto, si richiede di voler cortesemente riscontrare la presente nota, comunicando la propria adesione di massima all’iniziativa qui proposta. L’Amministrazione quindi fisserà un calendario di incontri finalizzati all’organizzazione delle singole fasi procedurali, in cui ciascuno dei soggetti in indirizzo potrà adeguatamente fornire il proprio prezioso apporto al progetto condiviso.
(60)