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Sicilia, “sì” all’aumento degli stipendi dei sindaci. Schifani: «Indennità adeguate al costo della vita»

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Via libera all‘aumento degli stipendi per i sindaci della Sicilia: l’Assemblea Regionale Siciliana (ARS) ha approvato l’emendamento alla Legge di stabilità regionale 2023-2025 che adegua i compensi degli amministratori locali a quelli percepiti nel resto d’Italia, in base alla normativa nazionale.

Si tratta di una misura richiesta da tempo dall’ANCI e accolta dalla Giunta Regionale, che l’ha quindi proposta alla Sala d’Ercole. Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha sottolineato come abbia preso atto che «l’ARS, nella sua piena autonomia che va rispettata, ha deliberato l’aumento delle indennità dei parlamentari, per adeguarle al costo della vita, in ottemperanza a una legge». «Pertanto – ha proseguito – ritengo coerente e consequenziale che anche agli amministratori locali siciliani possa essere riconosciuto, al pari degli altri Comuni italiani, un miglioramento delle loro indennità, attraverso un intervento economico che possa essere modulato, in via bilanciata, tra finanza regionale e locale».

L’emendamento, quindi, stanzia 6 milioni di euro all’interno del ddl di Stabilità Regionale per adeguare le indennità dei sindaci siciliani al costo della vita e a quelli percepiti nel resto della Penisola. Le risorse consentono di coprire il 70% degli incrementi degli amministratori dei 391 Comuni siciliani. Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha votato contro, perché aveva chiesto maggiori risorse per arrivare a coprire fino al 100% degli aumenti.

Soddisfatta la Lega: «Mantenuto l’impegno ad aumentare le indennità di carica dei sindaci e degli amministratori comunali siciliani – scrivono in una nota i parlamentari ARS Marianna Caronia, Pippo Laccoto, Vincenzo Figuccia, e agli assessori Luca Sammartino e Mimmo Turano. Con un emendamento che stanzia 6 milioni di euro, senza intaccare il Fondo per le Autonomie locali, consentiamo di poter parametrare le indennità di funzione a quelle previste nel resto d’Italia. La Regione concorrerà quindi agli adeguamenti che i singoli enti locali faranno con propri atti amministrativi. Ci eravamo impegnati a recepire le istanze che venivano da Anci Sicilia e adesso col voto del Parlamento siciliano, su una norma fatta propria dal governo Schifani, è stata data una risposta immediata, sebbene parziale al momento in termini di copertura da parte della Regione. Siamo certi che si troveranno le risorse per un adeguamento pari al 100% degli importi previsti dalla legge nazionale».

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