Il governatore della Sicilia, Nello Musumeci ha nominato il nuovo assessore regionale all’Istruzione: Alessandro Aricò. Classe 1975, Aricò nasce a Palermo, città in cui si laurea in Economia e Commercio; a 22 anni viene eletto al Consiglio provinciale di Palermo e ricopre la carica di vice presidente della commissione Cultura, Sport e Turismo. Nel 2001 viene eletto al Consiglio comunale palermitano, diventa capogruppo di Alleanza Nazionale e fa parte della commissione Bilancio, Patrimonio e Finanza.
Poi, nel 2007, si occupa dell’assessorato allo Sport e, nello stesso anno, passa all’assessorato alle Società ed enti controllati e partecipate, dimettendosi successivamente perché in disaccordo con il sindaco Diego Cammarata. Nell’aprile del 2008, Alessandro Aricò viene eletto all’Assemblea Regionale Siciliana con 15.664 voti e il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo lo nomina componente della commissione di esperti per effettuare valutazioni tecniche sullo schema di legge riguardante il federalismo fiscale. In questo periodo è componente della commissione di esame delle Attività dell’Unione Europea e presidente della commissione di Revisione a attuazione dello Statuto della Regione.
Nel maggio 2012 si candida a sindaco alle elezioni amministrative di Palermo ottenendo l’8% dei consensi pari ad oltre 19000 voti di preferenza. Sempre nello stesso anno viene nominato assessore regionale del Territorio e dell’ambiente, incarico che svolge fino a ottobre 2012. Alessandro Aricò è uno dei primi ad aderire a “Diventerà Bellissima”, movimento fondato da Nello Musumeci, per il quale è attualmente uno dei coordinatori regionali.
Alessandro Aricò: il nuovo assessore dell’Istruzione
Adesso, Alessandro Aricò prende il posto di Roberto Lagalla, che ha deciso di candidarsi a sindaco alle elezioni amministrative di Palermo. Tuttavia la nuova nomina dell’assessore regionale all’Istruzione ha fatto scoppiare una nuova polemica nel centrodestra. Nino Minardo (Prima l’Italia), Gianfranco Miccichè (FI), Massimo Dell’Utri (Noi con l’Italia) e Roberto Di Mauro (Autonomisti), infatti, hanno scritto una nota congiunta indirizzata a Musumeci non approvando il nuovo incarico di Alessandro Aricò.
«Alla vigilia delle elezioni amministrative – scrivono i leader del centrodestra –, la nomina non è solo inopportuna da un punto di vista politico ma conferma, qualora ve ne fosse bisogno, la deriva presa da Musumeci che sceglie ancora una volta il modello dell’uomo solo al comando piuttosto che il dialogo con chi lo ha eletto e sostenuto». Così come Messina, anche Palermo sarà chiamata al voto domenica 12 giugno.
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