Elezioni Regionali. Il consigliere di Messina Antonella Russo (PD), commenta gli obiettivi raggiunti dal Partito Democratico alle ultime elezioni regionali in Sicilia, sottolineando i punti di debolezza del partito e i punti da cui ripartire, come l’elezione di Franco De Domenico.
«È indubbio che la gestione del Partito Democratico, in questi anni, sia stata a Messina lacunosa e confusa – afferma Russo – Il lungo commissariamento, una mancanza di strategia complessiva, l’assenza di una unitaria linea politica di opposizione ad una delle peggiori amministrazioni comunali, lo scollamento con i gravi problemi della città e, in ultimo, una insoddisfacente gestione del recente congresso provinciale, non hanno consentito di cogliere, finora, la grande occasione di rinascita del Partito, rappresentata dal trasloco nel centrodestra dell’on. Genovese e dei suoi, e di trasformarlo in un partito vivo, credibile, in un momento di assenza di politica vera».
«I grandi sacrifici e la coerenza, di chi scrive – continua Antonella Russo – con il mandato ricevuto dagli elettori, in più occasioni, sono stati mortificati da comportamenti lontani dagli interessi generali della città: molti singoli posizionamenti, pur contrari alle linee generali del Partito democratico, sono stati finora ampiamente ed inspiegabilmente tollerati e consentiti; e ciò ha nuociuto non poco alla sua credibilità agli occhi dei cittadini messinesi. Anche alle recenti elezioni regionali si sono verificati fatti e comportamenti, incompatibili con un’appartenenza appena dignitosa ad un Partito, che non possono ipocritamente essere sottaciuti».
«Anzi, rispetto al recente risultato elettorale – spiega il consigliere – ritengo sia errato divulgare considerazioni autocelebrative, piuttosto che fare autocritica su alcuni aspetti che tanto hanno danneggiato il PD provinciale, anche sotto il profilo del consenso elettorale, come l’esclusione della lista “Arcipelago”, o la gestione stessa della rappresentanza femminile tra gli otto candidati in lista, i cui magrissimi risultati di consenso popolare sono sotto gli occhi di tutti. Senza parlare del fatto che buona parte dei voti che hanno condotto all’ottenimento di un seggio per il PD alle elezioni regionali non può certo essere considerata come appartenente allo zoccolo duro del “vecchio” apparato di partito. Ecco perché reputo necessaria una serena ma rigorosa analisi degli errori fin qui commessi; superando personalismi e vecchi retaggi di interne contrapposizioni, affinché venga a tutti garantito il diritto ad una inclusiva partecipazione, nel rispetto della linea politica tracciata dagli organi collegiali del Partito, con l’unica direzione possibile, che non può che coincidere con l’esclusiva tutela degli interessi collettivi».
«Adesso è il momento del vero cambio di rotta – ha concluso Russo – e la recente elezione all’Ars del prof. Franco de Domenico, da me convintamente sostenuto, non può non essere che il punto di partenza, che deve da tutti essere colto, per una non più rinviabile inversione di passo, che veda il coinvolgimento di tutti. Nuove sfide ci attendono, anche in previsione delle prossime competizioni elettorali, nelle quali il Partito democratico a Messina, su queste nuove basi di rinnovamento, potrà recitare un ruolo da vero protagonista».
(201)