Esprime “grande preoccupazione e forte rammarico” Libero Gioveni, consigliere Udc, “per i sempre più spaventosi e inaccettabili ritardi nell’ultimazione e conseguente consegna di due importanti opere che nella zona rappresenterebbero un segno tangibile di riscatto sociale e di radicale risanamento di buona parte del territorio”.
Parla del mancato risanamento nel popoloso rione di Camaro S. Paolo, “i cui due cantieri sia del parco urbano S. Antonio che dei 46 alloggi di Camaro Sottomontagna risultano fermi ormai da più di 1 anno”. Non è la prima volta che Gioveni segnala il problema, se ne è parlato anche di recente alle ultime audizioni della Commissione consiliare “Risanamento”.
Questa volta il Consigliere Udc si rivolge al commissario straordinario Iacp della Provincia di Messina, Venerando Lo Conti, al coordinatore Area Tecnica Iacp, Achille D’Arrigo e all’assessore al Risanamento, Sebastiano Pino.
“In un villaggio che ha fame di spazi aggregativi e nello stesso tempo di soddisfare l’emergenza abitativa di parecchie famiglie – scrive Gioveni -, entrambe le opere rappresentano le classiche due facce della stessa medaglia in quanto, come è ormai noto a tutti, le attività edilizie nei due cantieri si sono fermate per i noti contenziosi con le rispettive ditte appaltatrici, anche se per motivi diversi: ribasso eccessivo a base d’asta (40%) nella gara dei 46 alloggi che ha determinato l’inevitabile stop da parte dell’impresa e, nel caso del parco urbano, incomprensioni di natura contabile fra la relativa ditta appaltatrice, codesto Istituto Autonomo e una ditta subappaltatrice”.
“Ciò che lascia l’amaro in bocca – continua – è che per entrambe le opere non mancherebbe molto per il completamento, specie per il parco urbano, essendo sorto nel cantiere ormai l’imponente anfiteatro e predisposti in linea di massima la strada interna, i parcheggi e la piazza centrale pronta per l’allestimento degli arredi”.
Ricorda Gioveni: “Dalle ultime notizie che codesto Ente aveva rappresentato allo scrivente, sembrava che si volesse protendere verso l’indizione di una nuova gara per i 46 alloggi e l’affidamento dell’appalto alla seconda ditta classificata per ciò che concerne invece il parco urbano”.
Il Consigliere sottolinea che è “trascorso ulteriore tempo prezioso”, ma è sicuro che l’Ente “non è rimasto di certo con le mani in mano per il riavvio dei due cantieri e per chiarire tutte quelle operazioni tecniche e contabili che sarebbero servite per quantificare esattamente ciò che rimane da completare con i relativi costi”.
Chiede quindi “di conoscere i provvedimenti definitivamente adottati o che si stanno ponendo in essere e, soprattutto, i tempi certi per la definitiva ripresa dei lavori in entrambi i cantieri, attesi da ben 12 anni dai sempre più rassegnati residenti di Camaro S. Paolo”.
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