Reset interviene a sostegno degli utenti e dei lavoratori dei Servizi Sociali partecipando, questa mattina, ai presidi al Comune ed in Prefettura. “Reset invita tutti, Commissario in testa – si legge in un comunicato – a comprendere che si sta giocando con la vita delle persone e quanto sia grave ciò che sta accadendo.
Una persona con l’esperienza del Dott. Croce sa quanto sia pericolosa la tensione sociale che si è innescata anche perché- prosegue Reset – pare che l’amministrazione utilizzi due pesi e due misure quando si parla di difficoltà economiche del Comune.
Vorremmo sbagliarci ma ci pare che qualcuno voglia preparare la campagna elettorale con i soliti sistemi, con le solite logiche.
Creare il dramma e poi arrivare come il “salvatore della patria” a ridare ciò che già oggi è un lavoro precario e sottopagato.
Si parla della dignità e della vita di persone più deboli e di professionisti del settore trattati, oramai troppo frequentemente, come degli approfittatori.Inaccettabile. Non crediamo- aggiunge Resete- che una città che reputa secondari i Servizi Sociali ed il “welfare” sia una città civile”.
Infine, sul comunicato un passaggio relativo all’ultimo,gravoso, esborso del Comune. Si legge infatti: “Ci spieghi il Commissario come sia possibile che in un momento così drammatico e delicato per la città da un lato, con grande solerzia, liquidi 1,8 milioni di euro ad una società del “Gruppo Franza” per una causa del 1988, mentre dall’altro “cancelli” parte dei servizi sociali a Messina penalizzando di fatto centinaia di persone.
Troppo spesso chi amministra e fa la politica che combattiamo dimentica che si tratta di Persone.
E’ arrivata l’ora di cambiare regole ed attori, dipende da noi.
Qualcosa è cambiato”.
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