“Reset” avanza le sue ricette per evitare il dissesto economico del Comune. L’associazione, che presenterà una lista alle prossime comunali (che si terranno anche in caso di dichiarazione del crack di liquidità) con candidato sindaco l’architetto Alessandro Tinaglia, ha tenuto una conferenza stampa a cui hanno partecipato il presidente Daniele Savasta, Tinaglia e, la già indicata vicesindaco, Adriana Russo. Secondo Reset, che ha visionato numeri e documenti, il Comune non potrà avvalersi del decreto legge 174, suscettibile di modifiche, perché Palazzo Zanca ― a detta dell’associazione ― non avrebbe tutte le caratteristiche di deficit che avrebbero invece altri Comuni a rischio dissesto finanziario, per potersi avvalere del provvedimento. Savasta ha illustrato alla stampa il pacchetto di proposte a grandi linee, che sarà dettagliato nelle prossime settimane, per salvare l’amministrazione comunale dal dissesto, anche se non tutti gli atti comunali per un’analisi completa sono in possesso di Reset che ne ha fatto richiesta al Comune. Nel documento si legge che: «Nell’incontro di ieri, grazie al contributo dei relatori ― l’avvocato Salvatore Vernaci (Collaboratore tecnico del Movimento reset!, Esperto di tecnica amministrativa degli Enti Locali), il dottor Pierluigi D’Apice (Collaboratore tecnico del Movimento reset! Responsabile del servizio controllo di gestione del Comune di Reggio Calabria), l’avvocato Giuseppe Melazzo (Consigliere comunale e Presidente della Commissione Bilancio del Comune) ― è stato possibile definire una linea di condotta da seguire. Anche Reset si dice contrario alla dichiarazione di dissesto perché nel caso verrebbe nominato un organismo “curatore” atto a gestire il patrimonio con il fine di pagare i debiti, mentre il Consiglio Comunale e la Giunta possono solo fare fronte all’ordinaria amministrazione, con le risorse a disposizione ridotte all’osso. Ciò significa non avere la possibilità di attuare politiche volte a incentivare gli investimenti e lo sviluppo del territorio, e di contro l’aumento al massimo delle imposte (se ancora ce ne fosse qualcuna non al massimo!), l’aumento del tetto di contribuzione ai servizi resi dal Comune, l’obbligo di riorganizzare le Società controllate dal Comune limitandosi all’esecuzione dei soli servizi essenziali. Certo, dopo 5-10 anni si potrà ripartire con i conti in ordine, ma al prezzo di aver perso il treno della ripresa che, speriamo al più presto, si realizzerà alla fine della crisi internazionale, di questo momento storico che aggrava le difficoltà finanziarie di tutti gli enti». Per Reset è fondamentale una profonda riorganizzazione della macchina comunale e delle modalità di erogazione dei servizi essenziali. Le proposte di Reset per evitare il dissesto, nel dettaglio si entrerà nelle prossime settimane, sono: la presentazione di un nuovo piano industriale per l’Atm; una nuova gestione del ciclo dei rifiuti (MessinAmbiente/ATO); la revisione delle modalità e dei costi della gestione dell’illuminazione e delle utenze; la razionalizzazione dei costi per fitti passivi; la razionalizzazione della gestione del patrimonio immobiliare. Patto per la città: negoziare transazioni con i creditori; fare una verifica della correttezza della gestione della cassa comunale, con particolare riferimento alle anticipazioni relative alla costruzione degli svincoli; pubblicazione online del bilancio del comune, con dati analitici rispetto alle singole voci; verifica delle responsabilità relative allo sforamento del patto di stabilità nel 2010 e nel 2011 e delle motivazioni per le quali non sono state attivate le misure necessarie per evitarlo (“spending review”); applicazione retroattiva delle decurtazioni del 30%, previste per legge, degli emolumenti per gli amministratori comunali e di tutte le aziende municipalizzate e partecipate; verifica e pubblicazione online dei risultati del piano della Performance 2011, al fine di verificare la legittimità del riconoscimento della relativa retribuzione di risultato ai dirigenti. «Sono anche pronto a farmi da parte come candidato sindaco ― ha detto Tinaglia ― se queste idee saranno portate avanti da un altro. Nella logica di espressione della società civile che abbiamo immmaginato con Reset, noi pensiamo alla città prima di ogni cosa». Reset parteciperà all’iniziativa di sabato prossimo organizzata da Cgil, Cisl e Uil mentre l’apertura della campagna elettorale “Ora pedaliamo” inizierà sabato 17 novembre alle 10,30, con partenza dal ResetLab di via Primo Settembre. Una pedalata che porterà il gruppo alle amministrative del 2013 che si terrebbero anche in caso di dissesto e che potrebbero slittare solo di alcuni mesi.
@Acaffo
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