“Il problema non sono piu’ le intercettazioni false su cui ci siamo gia’ espressi, ma il fatto che riemerga un passato su nomine dei manager e sulle modalita’ di gestione del potere, che confermano le ragioni per cui attaccammo allora il governo Crocetta a testa bassa. Cosi’ riaffermiamo che restiamo alternativi al ‘cerchio magico’ del presidente che tanti danni ha fatto e continua a fare: o noi o loro. E con gli alleati parte un ragionamento anche per andare oltre questo governo”. Lo dice all’AGI il segretario del Pd siciliano Fausto Raciti. Un ‘cerchio magico’, composto da politici e burocrati fedelissimi di Rosario Crocetta, “che ha condizionato e condiziona ancora – aggiunge Raciti – in maniera devastante l’azione di governo, la qualita’ degli atti compiuti, compromettendo in maniera gravissima questa legislatura, la credibilita’ di un governo costruita sull’antimafia”. Cosi’, “siamo pronti a portare a conclusione un ragionamento con gli alleati per andare oltre questa esperienza. Abbiamo fatto tutto il necessario per ripartire, ma la domanda e’ se sia a questo punto sufficiente”.
Di oggi anche le dimissioni di Fabrizio Ferrandelli, renziano. “I coraggiosi – ha detto – sono gli unici che possono cambiare il Pd, un partito che si guarda l’ombelico. Un partito che governa da 6 anni e che parla di riforme senza mai averle fatte.”
La dichiarazione di Raciti, seguita alle dimissioni di Ferrandelli, è arrivata nella tarda mattinata, come avesse ascoltato l’esortazione di Nello Musumeci, leader dell’opposizione, sulla sua pagina Facebook:
“Il Pd sta facendo sprofondare le istituzioni siciliane nel caos- ha scritto Musumeci -. Prima ha invocato la prosecuzione della legislatura, poi dopo le parole di Manfredi Borsellino ha fatto clamorosamente marcia indietro. Adesso assiste silente alle accuse di golpe mosse da Crocetta, che sfida l’Ars a mandarlo a casa. Chiudiamola qui questa tragicommedia: abbiano finalmente il coraggio, i deputati Pd e i loro alleati, di sfiduciarlo o lo faremo noi, per la terza volta. Ma finiamola con questi balletti indecorosi, mentre le imprese chiudono e la gente vive nella sofferenza”.
Anche l’Udc dice la sua: “Bisogna oggi prendere atto che la situazione e’ profondamente cambiata e che l’irrigidimento del presidente Crocetta, comprensibile dal punto di vista umano, rischia pero’ di compromettere definitivamente il normale svolgimento della legislatura e del governo. E’ evidente che molto, se non tutto, dipendera’ dal senso di responsabilita’ politica ed istituzionale del presidente della Regione. Nessuno ci puo’ costringere a continuare e a continuare in questa maniera. O ci sono fatti nuovi e positivi in questa settimana oppure e’ meglio chiudere la partita subito”.
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