Meno 10, 9 ,8, 7, ,6, 5, 4, 3, 2, 1, è lui, Sebastiano Pino. In verità, scaramanticamente, all’uno dobbiamo ancora arrivare, ma ormai è quasi certo: il nuovo assessore della Giunta Accorinti sarà il comandante, presidente del sindacato Sasmant, Sebastiano Pino. La pallina, dunque, infine – nella roulette avviata con le dimissioni di Cucinotta – si ferma sul più idoneo a salire a bordo di una nave in tempesta: un uomo di mare. In realtà, Pino ha pure la faccia da “lupo di mare”. Quei basettoni che fanno un tutt’uno con la barba lo fanno un po’ “capitan Achab”, l’eroe di Melville in lotta con la balena bianca Moby Dick.
Renato Accorinti, dunque, che nelle ultime notti, più che riposare, ha lavorato con il suo team di fedelissimi alla scelta del “Nuovo” che “sposi” le aspettative di ogni suo “partner” a palazzo Zanca, infine ha scelto dalla “rosa” dei 124 firmatari di un documento che lo voleva sindaco durante la sua corsa al Palazzo. Sebastiano Pino, infatti, è tra loro.
Ma Sebastiano è anche un “compagno di corsa” di Renato. Lui, protagonista di una conferenza stampa alla Provincia, in cui, con l’allora candidato sindaco, avanzò la “fantascientifica” proposta di spostare gli approdi privati dalla rada San Francesco al molo Norimberga. Non parrebbe idea assurda, dunque, che i due ricavalchino insieme l’idea della flotta comunale tanto cara al sindaco.
Questa mattina dovrebbe essere ufficializzata la nomina del nuovo assessore. Quello che, appare evidente, non avrebbe solo superato anche la barriera CMdb, ma addirittura sia stato proposto dal movimento.
Sì, perchè adesso, a giochi finiti, si può anche dire che quell’eccellenza di Conti Nibali ha rinunciato non per gli attacchi della stampa ( peraltro mai esistiti) ma solo per mantenere la pace in casa. A Renato Accorinti, come Abramo, è stato chiesto di sacrificare il suo “primogenito”. Al patriarca andò bene: Dio intervenne in tempo. Al nostro sindaco meno bene. Ma
tutto è bene quel che finisce bene. Il secondogenito, con buona pace di tutti, non ha scalfito equilibri interni. Pino sarà il nuovo assessore, sbaragliando pure un “temibile avvocato”, quel Fabio Repici che va a braccetto con le vittime (in vita) della mafia. Ed ancora: Ugo Mattei, torinese, esperto beni comuni; un altro avvocato, Carmelo Picciotto; un architetto, Luciano Marabello.
Petalo per petalo, la rosa dei papabili alla carica comunale più discussa degli ultimi anni pare essersi spogliata per fermarsi al bianco nocchiero. A meno di imprevisti. Ovvio.
Infine una chicca: a sorpresa, molti assessori rivolevano Conti Nibali in giunta. Pare che lui abbia risposto: “No, grazie, ho già dato”.
Adesso, sul ponte di comando della nave chiamata Messina, abbiamo uno che s’intende di tempeste.
Patrizia Vita
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