“L’Atm è stata il ricettacolo, il verminaio di ogni schifo, serve chiarezza e dunque serve l’intervento della procura”. Parole durissime del segretario dell’Orsa Trasporti, Michele Barresi, che al secondo piano dell’ente di via La Farina assiste nuovamente Giovanni Burgio, Giacoma Bonfiglio, Giuseppa Torre e Paolo Frigione, che sono tornati a protestare. Stavolta dentro la loro azienda e non al Comune, come accaduto fino al mese scorso. Ai dipendenti dell’Atm sono stati versati gli arretrati fino al 50% di settembre, e non c’è traccia di soldi anche in vista del Natale, dopo l’incontro che si è tenuto ieri con i vertici della municipalizzata, che aspettano notizie positive dal Comune. Notizie che non sono ancora arrivate per la mancata approvazione del bilancio di previsione 2012. Nulla si muove anche sul dodicesimo di bilancio del 2012. E Barresi spara a zero: “L’attenzione sull’Atm è calata, non ne parla più nessuno mentre bisogna ripartire dal Piano industriale di Innovabic, dalle leggi che impongono la trasformazione dell’ente in società per azioni. Ai lavoratori in occupazione chiediamo perché come la prima volta al Comune anche stavolta tutti gli altri dipendenti che come loro non percepiscono lo stipendio in tempo non si sono uniti”. “Questo scrivetelo e chiedetelo a loro – rispondono all’ unisono la Torre e la Bonfiglio – non riusciamo a capire”. Barresi è critico: “Forse perché anche oggi all’Atm si continuano a garantire privilegi. Andate a leggere gli ordini di servizio, qui c’è una cointeressenza tra politica e sindacati. Cominciamo a bonificare l’azienda togliendo i sindacalisti che sono anche all’interno dell’Atm. Adesso basta, qui non cambia mai nulla”. Dalla notte scorsa, dunque, i quattro non si muovono dal secondo piano dell’Atm, dove si trovano anche gli uffici del dipartimento Viabilità del Comune. E vedendo quanto fatto nella saletta commissioni a Palazzo Zanca non sono escluse clamorose proteste. Natale è vicinissimo.
@Acaffo
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