L’area politica messinese del PD, Luigi Beninati e Francesco Barbalace, che nella prima fase delle primarie ha sostenuto il vice presidente del Parlamento europeo Gianni Pittella, ha scelto Matteo Renzi, perché il sindaco di Firenze “sembra interpretare una guida del PD vicina agli interessi popolari e meno incline sia alle rinnovate tentazioni burocratiche degli apparati interni di partito, sia alle tentazioni ricorrenti verso posizioni estremistiche”.
Ritiene inoltre che a tutti i livelli, a partire dalla locale dimensione territoriale, si debba operare e assumere iniziative concrete e coerenti a un nuovo corso del partito.
“Proprio per assicurare al nuovo corso un solido impianto ideale, ricco di valori, progettuale, programmatico e organizzativo- si legge in un comunicato – preannunciamo sette linee di riflessione e azione interna e esterna al PD:
1) appoggiare la posizione che prima e dopo i congressi regionale e nazionale sarà tenuta dal Segretario Provinciale nel triplice presupposto della conferma delle ragioni che ci hanno persuaso a sottoscrivere il documento della sua unitaria indicazione, della condivisione di larga parte della relazione presentata da Basilio Ridolfo nella prima assemblea e della richiesta di approfondimento dei temi programmatici del Mezzogiorno, dell’Europa e del P.S.E. A tal fine si ritiene assolutamente necessaria la convocazione immediata di una conferenza provinciale politico-programmatico-organizzativa dei quadri e delle rappresentanze elette del Partito a tutti i livelli;
2) recuperare ad unità le mozioni che si sono confrontate per il congresso evidenziando ciò che unisce e ricucendo in coerenza ciò che è apparso in antitesi;
3) generare a livello provinciale cellule della costituenda fondazione Lab.Dem. (Laboratorio Democratico) per contribuire a permeare e rafforzare l’idea riformista insita in istanze cristiano-sociali, popolari, liberali e socialiste nel partito e nel Paese;
4) ipotizzare una candidatura alla Segreteria regionale che parta proprio da Messina per esprimere una decisa volontà di rigenerazione, riorganizzazione, ristrutturazione, ricostruzione;
5) facilitare il dialogo con tutte le realtà sane della comunità, che pur esprimendo sapienza di centro sinistra desiderino impegnarsi civicamente e politicamente ma non partiticamente;
6) sostenere le amministrazioni locali non rinunziando alla critica costruttiva ma esaltando costantemente un deciso apporto positivo e propositivo nell’interesse delle comunità;
7) supportare i rappresentanti del partito nelle istituzioni per esercitare un più incisivo e consapevole ruolo nel rispetto del voto dei cittadini e della cornice ideale e valoriale di riferimento.”
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