“Ho deciso di aderire all’Udc – ha detto il parlamentare regionale – perché il Pdl ha ormai esaurito la sua spinta riformista ed è diventato, né più né meno, un partito di destra”. Così il deputato regionale Nino Beninati commenta la sua adesione al partito guidato in Sicilia dal senatore Gianpiero D’Alia. “Uscire dal partito, per me che sono stato il primo coordinatore di Forza Italia a Messina sin dal 1994, eletto per ben quattro volte e protagonista della nascita del Pdl, è stato un vero trauma, ma non posso tacere la deriva a destra che ormai ha imboccato il Pdl, come dimostra la scelta fatta in vista delle elezioni regionali. Un partito che ha ormai perso il suo ruolo di punto di riferimento per gli elettori moderati”. “Ho scelto di aderire all’Udc – conclude Beninati – perché mi riconosco nei suoi valori più profondi e credo nel progetto riformista di D’Alia e del gruppo dirigente che già nei mesi scorsi è stato apprezzato dagli elettori siciliani”. Come dire che le candidature regionali “forti” degli ex An, Formica e Buzzanca, hanno “pesato” sulla scelta di Beninati che nell’Udc, a parte Giovanni Ardizzone, potrà avere più spazio. Anche se il partito di Centro ha scelto l’accordo con il Pd e Rosario Crocetta. E questo Beninati dovrà spiegarlo molto bene agli elettori. Di Beninati si sussurra anche di una possibile candidatura a sindaco nella prossima primavera se le regionali non centreranno gli obiettivi fissati. Su Twitter il coordinatore Pdl Vincenzo Garofalo scrive: “difficile commentare alcune situazioni e vicende che riguardano gli amici della propria vita”.
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