E’ “bufera” sulle presidenze dei Quartieri. Una confusione che sta mettendo in fibrillazione i partiti con in testa la “grossa” coalizione di centrosinistra, oggi allargato all’Udc, che ancora deve chiudere il cerchio sulle candidature ai vertici delle circoscrizioni che dalle elezioni di 9 e 10 giugno saranno dirette. Le ultime dicono che al III Quartiere il consigliere dell’Udc Massimo Minutoli, conscio che il suo partito non sta puntando prettamente su di lui, ha deciso di raccogliere le firme per la candidatura autonoma alla presidenza con la lista Minutoli Presidente. Lista che potrebbe trovare convergenze trasversali. Al III “spingono”, nel Pd, per il seggio di Giuseppe De Salvo del Pdl, sia Lino Cucè che Santi Interdonato del Pd, quest’ultimo vicino all’ex segretario cittadino Giuseppe Grioli. Al IV e V i Renziani Francesco Palano Quero e Alessandro Russo hanno richiesto ufficialmente le riconferme ma da indiscrezioni pare che al V i genovesiani del Pd siano orientati su Santino Morabito di Sel e questo starebbe suscitando i “mal di pancia” del circolo che fa riferimento a Matteo Renzi. Al I è “guerra santa” tra Gianpiero D’Alia dell’Udc e Beppe Picciolo dei Democratici riformisti: l’Udc punta sul consigliere comunale uscente Enzo Messina mentre i Dr su un altro consigliere comunale, Nino Restuccia e poi c’è l’incognita di un altro Restuccia, Dario, del comitato Ponte Schiavo che fa capo a Genovese. Al II il Pd dovrebbe confluire il sostegno su Giovanni Di Blasi. Al VI, infine, altro “scontro” aperto. Il Megafono punterebbe sul consigliere Scimone, l’Udc su Mario Biancuzzo e l’area del consigliere comunale Giorgio Caprì, dopo i buoni risultati a Castanea, non vuole stare a guardare. Se le trattative per le candidature a sindaco sono di fatto terminate quelle per le presidenze delle circoscrizioni sono ancora aperte. Il Pdl sta ancora organizzando il da farsi. @Acaffo
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