Doveva essere il giorno in cui Renato Accorinti si doveva presentare in Consiglio Comunale per chiarire il senso della frase pronunciata il 25 aprile scorso. “Fino a poco tempo fa al Comune di Messina si pagava il pizzo sull’asfalto”, parole pesanti che il primo cittadino ha proferito all’indomani della sua rovinosa caduta in bicicletta.
Un chiarimento fortemente voluto da alcuni esponenti del civico consesso, che volevano sapere dalla viva voce dello stesso Accorinti a quali fatti fosse riferita quella frase così grave. Così si sono riunite la III e VII commissione, presiedute da Nora Scuderi e Carlo Cantali, ma chi si aspettava di vedere il sindaco tra i banchi dell’aula è rimasto deluso.
Questa mattina, dall’Ufficio di Gabinetto, è partita la comunicazione all’indirizzo delle due presidenze, dove annunciava che il sindaco non avrebbe potuto presenziare alla seduta per “impegni istituzionali già precedentemente assunti”.
Infatti, Accorinti si trovava al Palacultura all’incontro “Come le Istituzioni possono contribuire a costruire la pace” con la presidente di Emergency, Cecilia Strada.
Così i consiglieri comunali sono rimasti con un pugno di mosche: “E’ evidente la volontà del sindaco nel non voler venire in aula a chiarire il significato di quella frase – ha dichiarato il presidente della VII commissione, Carlo Cantali – l’invito da parte gli è stato recapitato il 18 maggio, la nota per giustificare l’assenza ci è stata recapitata questa mattina. Se questi impegni erano stati assunti in precedenza perché ci sono stati annunciati solo adesso?”.
Per Nora Scuderi, il sindaco ha perso l’opportunità per lanciare un segnale di distensione nei confronti dell’aula: “Non siamo in un’aula di Tribunale, non si trattava di un processo all’indirizzo del sindaco, ma volevamo solo comprendere le motivazioni che lo hanno portato ad esprimere quelle frasi”.
Antonio Macauda
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