Decisione a sorpresa dei deputati regionali dei Dr Giuseppe Picciolo e Marcello Greco. I due esponenti politici messinesi hanno deciso di ritirare all’Ars il disegno di legge sulla riconversione delle ex aree Zir e Zis.
Questa la nota polemica:
“Ma che colpa abbiamo, io e voi, se le parole, per sé, sono vuote? Vuote caro mio. E voi le riempite del senso vostro, nel dirmele; e io nell’accoglierle, inevitabilmente, le riempio del senso mio. Abbiamo creduto d’intenderci; non ci siamo intesi affatto”.
Citando Luigi Pirandello i deputati regionali Picciolo e Greco, del gruppo Democratici riformisti per la Sicilia, dopo i ripetuti attacchi, anche a mezzo stampa, sul disegno di legge regionale sulle ex zone Zir e Zis di Messina che li vede proponenti, hanno annunciato il ritiro della proposta normativa augurando che il problema di una porzione di territorio fondamentale per il rilancio dell’attività produttiva cittadina possa essere risolto “dai soliti soloni messinesi, molto bravi a parole, ed in grado a tutti i livelli di proporre soluzioni immediate, miracolose, trasparenti e di grande legalità”.
“Con il collega Marcello Greco – ha esordito il deputato regionale On. Giuseppe Picciolo – prendiamo atto che, ripetutamente e con grande enfasi, taluni soloni tutti messinesi (che negli ultimi lustri hanno assistito in silenzio all’abbandono ed all’imperante degrado che ha investito la nostra città) confermano di essere molto bravi, a parole, ed in grado a tutti i livelli di proporre soluzioni immediate, miracolose, trasparenti e di grande legalità, criticando, parimenti, le altrui proposte dettate sempre, a parer loro, da finalità illegittime ed opache.
Con il collega Marcello Greco ne prendiamo atto e, pur avendo erga omnes dimostrato in ogni nostro intervento pubblico la linearità, la legittimità e la assoluta assenza di possibili interventi speculativi di alcun genere della proposta di legge che porta il nostro nome e che riguarda le aree industriali di Messina, comunichiamo il formale ritiro del predetto disegno tecnico di riordino della Zir ed affidano ai “soliti ignoti”, dimostratisi sino ad oggi campioni della politica del fare, il lavoro di riordino della materia in questione, con le modalità che gli stessi riterranno più idonee.
Attendiamo risposte – ha concluso Picciolo – con la stessa fiducia che riporranno in loro la maggior parte dei titolari delle aree degradate ed abbandonate della Zir o Zis, che attendevano la norma transitoria di riordino a cubatura e valorizzazione pari a zero da noi proposta e quindi non per realizzarvi qualche complesso edilizio o qualche paio di grattacieli come qualche benpensante ha voluto far intendere. Ribadiamo infatti che il disegno di legge prevedeva per gli immobili interessati una volumetria zero a sagoma esterna, non modificabile, il che vuol dire valorizzazione zero ovvero pari valore anche dopo la ristrutturazione!”.
Con le nostre più sincere scuse per il disagio provocato!”
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