Pergolizzi (Fli): «Dopo Casa Serena, si proceda alla messa in sicurezza degli edifici scolastici»

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pergolizzi 15 2 MENello Pergolizzi, coordinatore cittadino di Futuro e Libertà, dichiara il suo pieno sostegno nei confronti della scelta che ha consentito di evitare la chiusura di Casa Serena e il trasferimento forzato degli anziani ospiti. Infatti, il vertice d’urgenza convocato in Prefettura, lo scorso 31 dicembre, tra il Commissario straordinario, il viceprefetto aggiunto, il dirigente del Dipartimento Servizi Sociali e i sindacati ha portato una proroga di 30 giorni per la messa in sicurezza della struttura. Pergolizzi, però, punta il dito e di fronte al crescente interesse nei confronti della casa di riposo di Montepiselli, evidenzia la totale disattenzione nei confronti di altri edifici, egualmente carenti sotto il profilo strutturale e di agibilità, che continuano a essere ignorati perché lontani dagli onori dalla cronaca.  «Chiudere Casa Serena  – sostiene Pergolizzi  – sarebbe stata una scelta azzardata e incomprensibile, ma altrettanto incomprensibile sarebbe stato liquidare la vicenda, come nelle intenzioni del Commissario Croce, definendo abusiva qualsiasi presenza all’interno della struttura di Montepiselli a partire dal 1° gennaio 2013». «Intransigenza – ripete l’esponente Fli – che ha esasperato gli animi e ha contribuito a trasformare Casa Serena in “pietra dello scandalo”, quando in città esistono decine di strutture comunali pubbliche che versano in condizioni peggiori». Tra gli edifici che non rispetterebbero gli standard di sicurezza previsti dalla legge Pergolizzi annovera, prevalentemente, gli istituti scolastici e aggiunge: «La quasi totalità di queste strutture risultano essere prive della certificazione di prevenzione incendi. Nulla di diverso rispetto a quanto si esige per consentire a Casa Serena di continuare a operare. Il Comune — insiste il coordinatore cittadino di Fli —, nonostante il momento difficile che la città sta attraversando, possiede risorse sufficienti per fornire adeguati parametri di sicurezza, perché dalle casse del Comune circa 800.000 euro saranno destinati a sanare l’emergenza». Futuro e Libertà invita a offrire la stessa possibilità di adeguamento, così come è successo per Casa Serena, a tutti gli edifici comunali. «Occorre far presto – conclude – affinché gli interventi di messa in sicurezza della struttura si concludano entro il 31 gennaio. Le emergenze che caratterizzano gli edifici pubblici di Messina sono numerose e variegate: Casa Serena custodisce il nostro passato, le scuole comunali il nostro futuro, entrambe le realtà vanno tutelate e preservate».

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