Ha ottenuto la proroga per altri sei mesi ma nei numeri è una società senza possibilità di ripresa. Le ultime cifre sulla società di via Dogali sono stati indicati dai consiglieri comunali del gruppo “Felice per Messina”. I consiglieri Giuseppe Santalco, Claudio Cardile e Carlo Cantali hanno effettuato delle ispezioni alle Isole ecologiche e segnalato che in città mancano 1.200 cassonetti, oggi in strada ce ne sono 2.000 ma il 50% è da sostituire. Tra i marciapiedi restano ancora oggi circa 80 tonnellate di solidi urbani non smaltiti. Sui 15 autocompattatori ne funzionano soltanto 13 ma nei due turni previsti ne escono 8 sul totale che possono trasportare i rifiuti e nei giorni scorsi la Messinambiente ha dovuto noleggiare 4 mezzi. Otto le moto ape in servizio. Su 3 bobcat è disponibile solo 1. Nell’autoparco di via Salandra ci sono solo 2 meccanici e non c’è un’officina riparazioni. Nelle isole ecologiche, come a Gravitelli, la registrazione di coloro che effettuano la raccolta differenziata viene fatta su fogli di quaderno (sono state esibite foto), Di Maria ha promesso che nel giro di una settimana tutto sarà messo in Rete. Cantali ha evidenziato che a Pistunina la bilancia per pesare la differenziata non funziona come a Gravitelli. Santalco, inoltre, ha richiesto alla giunta di adottare al più presto la delibera con i criteri per stabilire le riduzioni e le esenzioni. Il gruppo Felice per Messina che ha votato favorevolmente per la Tares ha chiesto ai cittadini di pagare. Durante il consiglio comunale Nino Carreri dei Democratici riformisti ha segnalato come ancora oggi alla Messinambiente c’è chi guadagna 12mila euro al mese, indennità molto più alta di quella del sindaco.
(76)