«Le chiacchiere stanno a zero, e vigileremo perché non si giochi con il futuro dello storico nosocomio», queste le parole del capogruppo del Pdr all’Ars, Beppe Picciolo
«Finalmente – dichiara Picciolo – il nostro Presidente “Assessore”, Rosario Crocetta, ha attivato il tavolo tecnico per definire una vicenda che ormai si trascina da mesi, e ciò a margine della riunione odierna con tutti i Direttori generali della sanità siciliana».
Il capogruppo del Pdr auspica inoltre «che il Presidente voglia condividere con la Città il progetto di salvaguardia dell’Ospedale Piemonte e del suo pronto soccorso collegato con i posti per acuzie e post acuzie già previsti, per norma di legge, nella nuova rete ospedaliera siciliana».
«L’ipotesi dell’accorpamento con l’Irccs Bonino Pulejo, azienda pubblica a tutti gli effetti al pari delle Asp o del Policlinico – ha evidenziato Picciolo – ci trova estremamente favorevoli perché accomuna la storica mission della emergenza-urgenza del Piemonte, con tutte le caratteristiche ospedaliere esistenti, alla creazione di un centro di eccellenza riabilitativa di primo livello per l’Italia meridionale».
Un progetto nel quale il Pdr crede fermamente, «pur restando aperti a tutte quelle ipotesi di lavoro che , partendo dalla salvaguardia del presidio ospedaliero Piemonte che eroghi prestazione mediche di alta qualità, possano guardare a nuove soluzioni con altre aziende sanitarie pubbliche. Certo – ha messo in chiaro il deputato regionale – la soluzione Asp ci preoccupa non poco perché rischierebbe, nelle condizioni date, di penalizzare a cascata gli altri presidi ospedalieri aziendali della provincia di Messina. Ma si potrebbero studiare tutte le ipotesi di lavoro del caso partendo sempre dal grande risultato ottenuto da noi e da Santi Formica che garantisce il mantenimento dell’assetto ospedaliero per acuti».
«Il Presidente lavorerà, siamo certi, per completare il progetto di sviluppo ed efficientamento del Piemonte, ben sapendo – continua – come il risultato ad oggi ottenuto sia il frutto di una battaglia comune portata avanti dalla Città e dalla buona politica; e ciò anche quando taluni personaggi, peraltro poco illustri, non credendo nel nostro progetto lavoravano per boicottare la sua realizzazione».
«Il progetto – conclude Beppe Picciolo – non sarà di Crocetta, di Picciolo, di Greco, di Germanà, di Garofalo, di Rinaldi o di Formica, sarà invece dei messinesi che sognano un Ospedale all’altezza della sua gloriosa storia in cui poter ottenere prestazioni sanitarie di ottima qualità. Nessuno pensi di dividere ciò che l’amore per la Città ha unito. I personaggi ‘poco illustri’ sono avvisati e si assumeranno tutte le eventuali responsabilità derivanti in caso di ‘procurato danno’. Per il resto le chiacchiere stanno a zero, come sempre».
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