No del Pd alla temporanea chiusura di Casa Serena

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casa serenaI consiglieri Comunali Nicola Cucinotta e Benedetto Vaccarino fanno appello a Croce  affinché intervenga energicamente per scongiurare la chiusura di Casa Serena, in modo che gli anziani indigenti non  vengano “sdradicati” da un luogo che li ospita ormai da più di un ventennio. «Nell’indignazione generale non può e non deve chiudere i battenti ― insistono i consiglieri del Pd ― nemmeno in via provvisoria, privando i nostri cento e passa  “nonnini” di un servizio essenziale e dell’unico  “sano” luogo di ricovero. L’interruzione anche temporanea di un servizio essenziale per cittadini anziani indigenti procurerebbe una “letale” ferita sociale». Sicuramente ― confermano Cucinotta e Vaccarino ―  la strada dell’adeguamento e della ristrutturazione, intrapresa da Croce e dal Dirigente dei servizi sociali, è quella più giusta ma è altrettanto necessario ― fanno sapere ― evitare le chiusura della struttura anche se solo temporanea. «Se è vero che gli 800 mila euro necessari per la ristrutturazione di Casa Serena sono nella disponibilità delle casse comunali, senza indugi bisogna dare inizio ai lavori di manutenzione, redigere un piano dei lavori e chiedere contestuale iscrizione all’albo regionale  ― questa la proposta del Partito Democratico ―, evitando così con il placet dei tecnici e nel rispetto della legalità,   di “sdradicare” dalla “loro casa” anziani che vivono di abitudini, di routine, di meccanismi perfetti nella loro inadeguatezza ma che lo spostamento “coatto” ne sconvolgerebbe il loro microcosmo. Tardivo e fuori luogo l’intervento dell’ex Assessore comunale alle manutenzioni, ― ribadiscono ― che alla luce dei fatti nulla di buono ha prodotto a favore della struttura di Montepiselli quando ne ha avuto la facoltà». E su questo punto insistono: «Faccia bene ad informarsi prima di scrivere note dal sapore pre-elettorale.  È evidente che tra gli ospiti di Casa Serena c’è chi ha bisogno di molto di più che un tetto e un pasto caldo: ci sono anziani con disabilità particolari. E le case di riposo private, sembra, siano spesso state al centro di altro tipo di illegalità». «Siamo certi che il Commissario Croce con la stessa tempestività con cui ha firmato la delibera di adesione al “salva-Comuni” e con cui firmerà il Bilancio di previsione 2012 da approvare entro il 31 Dicembre, metterà in campo ogni sforzo per dare mandato di adeguare la struttura alle prescrizioni normative, perseguendo soluzioni innovative, apportando le opportune modifiche alle modalità gestionali ed organizzative  evitando assolutamente di allontanare alcuno dalla struttura con il rischio di smantellare l’ennesimo presidio di welfare locale. Atteso che ai lavoratori dei servizi sociali sono stati notificati i preavvisi di licenziamento diviene fondamentale prevedere le giuste risorse nel bilancio previsionale 2012  per i servizi sociali ed approvare lo stesso in tempi rapidi. Percorso propedeutico alla pubblicazione dei bandi di gara». L’unico che però dovrebbe lasciare Casa Serena, ― concludono dal Pd ― è l’ing. Tringali, direttore della struttura, soggetto non idoneo a rivestire l’incarico assegnatogli dalla Cooperativa sociale Azione Sociale come previsto dal bando, tra l’altro pensionato di ente pubblico, ma che alle asfittiche casse comunali costa da contratto ben 51.000 euro l’anno,  e oltre tutto così come riferito da molti dipendenti e da tanti ospiti della struttura rappresenterebbe un soggetto non in grado di rapportarsi né con il personale né con gli ospiti della casa».

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