MessinAccomuna commenta lo scontro aperto tra il sindaco Cateno De Luca e Matilde Siracusano e il Movimento 5 Stelle. Da giovedì scorso, infatti, dopo il rifiuto del Governo ad utilizzare parte delle risorse destinate al Reddito di Cittadinanza per l’emergenza baracche a Messina, si sono susseguiti dei duri botta e risposta tra il primo cittadino, la parlamentare di Forza Italia e i Pentastellati.
«La diatriba attivata dall’On.le Siracusano e dal Sindaco De Luca col Governo nei giorni scorsi è sconcertante. Bisogna smettere di giocare sulla pelle dei baraccati. Per risolvere i problemi ci vogliono risorse (vere), procedure (legittime), consapevolezza dei ruoli, capacità di dialogo e di relazione con i governi regionale e nazionale. Il resto è aria fritta, parole al vento buone solo a fare campagna elettorale continua sulla pelle di chi ha bisogni veri. Politicamente questo comportamento è scorretto.
Su questo fronte (come su cento altri) De Luca finora ha fatto solo promesse vuote: di risorse, di strumenti normativi, di capacità organizzativa. Le uniche abitazioni date sono frutto dei programmi e dei finanziamenti sviluppati e concretizzati dalla precedente amministrazione. Ha messo su un’agenzia che distribuisce emolumenti ai suoi dirigenti, ma che non ha assegnato finora un solo alloggio derivante dalla sua attività. Nel frattempo una parlamentare fa al Parlamento proposte senza gambe (e senza testa) e il Sindaco se la prende col Governo per la bocciatura.
I due “politici” recitano sullo stesso soggetto: la luna. La prima la chiede, il secondo vi ulula contro.
A oggi il Sindaco assomiglia a un ingegnere al quale viene detto di realizzare un palazzo con un budget, a esempio, di 17 milioni (la cifra non è buttata lì per caso); lui invece se ne spunta con un progetto che costa 40 milioni (anche questo numero non è casuale), salvo prendersela col committente perché ne mancano 23. L’ingegnere che agisse così si dimostrerebbe incapace di adempiere al suo mandato. Così è il Sindaco che, incapace di mantenere impegni solennemente assunti (entro ottobre 2018 si dovevano assegnare 600 alloggi ed entro dicembre smantellare tutte le baracche), nel momento in cui i suoi programmi falliscono, se la prende col Governo che dice fatto di “balordi”. Sappia, De Luca, che governare una città di rango metropolitano non significa spararle grosse, ma assumersi impegni veri, proporzionati alle reali possibilità, e poi lavorare con umiltà e spirito di servizio. Se si vuole ottenere un sostegno dal Governo bisogna studiare le norme, definire le procedure, individuare fonti legittime e attingibili per le risorse e discutere con serietà su tempi e modi per farle arrivare in città. Se il Sindaco è capace di fare questo, lo faccia. La città gliene renderà merito. Se invece vuole continuare a recitare la parte di Don Chisciotte che assale i mulini al vento, la città toccherà con mano l’inconcludenza della sua azione che, fino ad ora, è pura propaganda. E intanto i progetti di sviluppo e salvaguardia della città rimangono fermi, i cantieri tardano ad aprire e la città, al palo, aspetta.
Una proposta operativa: per tutti i progetti di investimento e di spesa l’amministrazione presenti entro un mese un cronoprogramma pubblico. Proponiamo al Consiglio Comunale di istituire una Commissione permanente aperta ai Sindacati e alle associazioni di cittadini che abbia il compito di monitorare il rispetto degli impegni. Così la città sarebbe consapevole di ciò che sta accadendo e potrebbe vigilare sulla realizzazione dei progetti.
(588)