Messina. LabDem stronca l’entusiasmo degli assessori Cuzzola e Signorino: «Nessun miracolo finanziario, la situazione è gravissima e rischia di aver nefaste conseguenze sul futuro della Città».
Sono passati pochi giorni da quando la Giunta comunale ha approvato il nuovo Piano di riequilibro, esteso al 2033, e il previsionale di bilancio per il 2017, sbloccando risorse che dovrebbero essere destinate alla viabilità e alla manutenzione stradale. Un risultato annunciato dagli assessori Enzo Cuzzola, Bilancio, e Guido Signorino, Sviluppo Economico, con grande soddisfazione: «Con il nuovo Piano di riequilibrio possiamo fare il punto sulle strategie messe in campo per il risanamento nel periodo 2014-2017 e riprogrammare gli interventi e le azioni per affrontare i debiti del passato. Con questo atto si chiude un percorso importante per mettere in sicurezza i conti del Comune e per rilanciare gli investimenti in città».
Oggi LabDem fa “pelo e contropelo” a queste affermazioni mettendo in discussione i risultati dell’Amministrazione e preannunciando verifiche precise sugli ultimi anni di attività, per capire cosa è stato fatto sinora dalla Giunta Accorinti, e come.
«La dichiarazione degli assessori Signorino e Cuzzola sui miracoli finanziari dell’Amministrazione Accorinti sfiora l’improntitudine», dice LabDem.
«A tutt’oggi – continua la nota – senza alcuna razionalità ed in violazione dell’obbligo di pagamento dei creditori secondo l’ordine cronologico con il quale sono pervenute le loro richieste, per identiche prestazioni, sono state pagate fatture del 2017 e trascurate altre risalenti pure a parecchi anni addietro».
Sul bilancio degli ultimi anni ci sarebbero poi incongruenze e irregolarità non sanate identificate dalla Corte dei Conti: «nella deliberazione 232/2017 del 31.10.2017 – dice LabDem – depositata il 28.12.2017 avente ad oggetto l’esame di due dei miracolosi bilanci esitati dalla Giunta Accorinti ha affermato che “In conclusione, allo stato degli atti, la Sezione deve accertare il persistere di talune rilevanti irregolarità contabili e gravi criticità di bilancio, in gran parte già oggetto di pronuncia di accertamento di questa Sezione, che appaiono in grado dì generare, come esplicitato in motivazione, risultati di amministrazione non veritieri e non corrispondenti a quanto imposto dai vigenti principi contabili ovvero di mettere a repentaglio gli equilibri di bilancio e di incidere e sulla sostenibilità finanziaria, in termini di cassa e del bilancio […]”».
In ultimo, secondo Laboratorio Democratico, proprio queste irregolarità presenti nei bilanci degli ultimi due anni «vengono occultate passività derivanti dai debiti fuori bilancio la cui emersione renderebbe evidente l’insostenibilità economica delle proposte avanzate dal Comune».
Il gruppo annuncia che, per queste ragioni, dopo le prossime elezioni politiche effettuerà una conferenza stampa utile a fornire evidenza dei problemi sin qui descritti e invita «le forze politiche, i Consiglieri comunali, i Revisori dei Conti, la Magistratura, le Autorità di Governo nazionale e regionale a fare con sollecitudine ogni sforzo affinché questa situazione, foriera di gravi conseguenza per la Città, abbia a cessare».
«Perchè – conclude LabDem mestamente – domani nessuno possa dire di non aver saputo e dovrà assumersene la responsabilità di fronte ai cittadini di Messina».
La nota è a firma di Giuseppe Fera (LabDem Messina), Francesco Barbalace (LabDem Sicilia) e Luigi Beninati (Politiche finanziarie).
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