Luciano Marabello lascia l’incarico di Esperto agli Spazi urbani e ai Beni comuni per l’innovazione della città e in maniera collegata il ruolo nel Laboratorio per i beni comuni e le istituzioni partecipate. Ecco la lettera dove spiega le motivazioni che lo hanno spinto a prendere questa decisione:
«La mia consulenza finisce perché ritengo che nei rapporti di supporto tecnico, dati per l’attuazione concreta di progetti politici, la consulenza debba trovare risposta nella traduzione politica e anche coraggio di rilancio pur nella coerenza amministrativa o nei limiti di azione.
E’ una decisione non facile, che è stata presa dopo averci provato fino in fondo e avendo accordato con pazienza alla Giunta Municipale, tempi e modi di attuazione e presa d’atto dei documenti e delle numerose proposte del Laboratorio e iscrivendo tali proposte in una strategia pragmatica e coerente dei beni comuni, questo però nelle decisioni di governo non è ancora accaduto e non sembra ancora un tema prioritario. Quando un progetto politico non cavalca e ridimensiona nei fatti i suoi temi identitari e programmatici a evocazione, condanna questi temi alla marginalità anche in rapporto alle esperienze e velocità delle altre città che lavorano connotandosi su quegli stessi temi.
I quattordici mesi trascorsi, consegnano nelle mani del Sindaco e della Giunta un lavoro documentato, fatto di azioni concrete e di materiali operativi, di proposte, di costruzioni condivise di regolamenti e di proposte di delibere, tutti i materiali sono presenti in modo trasparente sul sito del Laboratorio per i Beni Comuni e linkato all’Home Page del Comune di Messina. www.benicomuni.me
Il 7 luglio sono stato convocato dalla Giunta insieme a tutto il gruppo di coordinamento del Laboratorio, ho ribadito le ragioni della mia scelta, chiedendo al Sindaco e agli assessori che mostrino nei fatti la centralità e la trasversalità dei temi dei Beni Comuni nel programma di governo e diano l’agibilità politica e pragmatica al Laboratorio in quanto istituzione. Il gruppo di Lavoro che aveva stilato e inviato alla Giunta un memorandum con tempi e priorità dei provvedimenti da adottare, ha ricevuto assicurazioni di risposte positive seppure scaglionate nei prossimi mesi, nell’attesa di risposte concrete e coordinate della Giunta il gruppo di lavoro del Laboratorio ha deciso di sospendere le attività fino all’attuazione degli atti richiesti. La G.M. ha a disposizione ed esitati dal Laboratorio, materiali, bozze di regolamenti pronti (proposta di Regolamento per il bilancio partecipativo, proposta di Regolamento per l’uso condiviso dei beni comuni e la sussidiarietà) che hanno fatto già i passaggi partecipativi e possono essere assunti dalla Giunta e proposti al Consiglio Comunale, ha una Delibera d’indirizzo (n.184 24-3-15) per fare operare i dipartimenti in tema di bandi per l’uso la concessione di beni e spazi comunali. Ha anche una Delibera (n.172 18/3/14) per costruire protocolli e relazioni con le altre città sui temi dei beni comuni; ha gli esiti di consultazione sul regolamento per orti urbani e periurbani, ha gli esiti dei tavoli e delle consultazione sul riordino delle partecipate e dei servizi pubblici di Messina e grazie alla trasparenza e all’impegno con cui abbiamo mantenuto vivo il sito, possiede i report di tutti i Forum dei cittadini e abitanti, di tutti i contatti e le occasione di socialità, di tutte le azioni intraprese dentro la città nel corso di questo anno e due mesi.
Malgrado io abbia rimesso il mandato, i temi legati ai beni comuni e agli spazi urbani per l’innovazione della città e il Laboratorio cittadino, luogo capace di mescolare partecipazione cittadina, competenze e traduzione amministrativa, restano tutti in piedi e attuali, forse con delle necessarie revisioni nel rapporto con la macchina comunale, ma da rilanciare sia sul terreno delle idee che su quello delle prassi di cittadinanza attiva e di innovazione sociale. Le città in tempi di crisi e di scarsezza di risorse hanno proprio dinanzi al loro futuro tutti i temi del riuso dei beni, del protagonismo dei cittadini, della riattivazione sociale ed economica attraverso il capitale sociale dello spazio e dei beni comuni; un futuro dentro quel progetto innovativo che sta aggregando molti comuni italiani sui temi dell’Amministrazione Condivisa. Temi e valori iscritti in una strategia complessiva che possa collegare le politiche delle città e le innovazioni nel rapporto con i cittadini.
Il futuro contiene inoltre questi temi perché sono i temi principali che orientano le misure di Programmazione europea di coesione e inclusione sociale e quelle d’innovazione sociale; le Smart city non sono solo fatte di vie tecnologiche o di strabilianti App ma sono quelle città che esplorano, mostrano e rafforzano la loro intelligenza e creatività rispetto alla crisi. La mia consulenza per scelta finisce, la palla passa alla Giunta, mentre i temi di fondo restano e per me cambia solo il punto di vista e di posizione per poterci ragionare e lavorare».
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