«Si assiste all’abbandono di notevoli porzioni di territorio nelle quali vengono meno manutenzione ordinaria e straordinaria su strade ed impianti nelle stesse ricadenti». Partendo da questa considerazione, il consigliere della III circoscrizione Santi Interdonato ritorna sui procedimenti di lottizzazione.
Di fronte alla recente rinuncia dell’avvocato Aldo Tigano al conferimento dell’incarico di consulenza e coordinamento dell’attività degli uffici competenti e dei legali già incaricati per l’attività di patrocinio in materia di lottizzazioni, scrive in una nota: «Rappresenta l’ennesimo fattore di rallentamento dell’azione amministrativa rispetto a un tema importante e particolarmente difficile».
«Quello dei procedimenti amministrativi inerenti ai piani di lottizzazione rimasti aperti anche a distanza di tanti anni dalla realizzazione di complessi residenziali e dalla vendita degli appartamenti ˗ scrive Interdonato ˗, a causa della mancata acquisizione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria da parte del Comune, nella gran parte dei casi per discrasie tra progetto di lottizzazione ed effettive realizzazioni, costituisce l’origine di una serie di effetti negativi che gravano pesantemente sui cittadini residenti».
«Da una parte ˗ spiega Interdinato – la ditta lottizzante, avendo nella gran parte dei casi intascato i corrispettivi per la vendita degli appartamenti, sebbene ancora titolare da un punto di vista catastale “scompare” tralasciando di compiere qualsiasi intervento su opere di urbanizzazione che per le stesse costituiscono ormai un peso; dall’altra parte il Comune, non avendo acquisito la titolarità delle opere di urbanizzazione e dimenticando che le problematiche sono sorte anche a causa della propria mancata vigilanza nel corso del procedimento, se ne lava le mani optando per denegare ogni genere di responsabilità su strade ed impianti, anche quando in ballo vi sono situazioni del tutto peculiari che presentano aspetti sui quali sarebbe necessaria una attenta valutazione giuridica».
«Il collegamento tra l’intervento di dismissione e il problema delle lottizzazioni aperte ˗ precisa il consigliere ˗ è esplicitato nella parte in premessa della suddetta deliberazione dove si dice che gli impianti interessati “… ricadono in aree di natura privata, in genere riconducibili ad interventi di edilizia economica e popolare e/o di lottizzazioni private non debitamente concluse”. Il “taglio delle luce” mediante disdetta dell’utenza elettrica più eclatante è stato compiuto in via Salita Contino, nella parte di strada che attraversa il complesso residenziale “Messina Due” corrispondente al territorio del piano di lottizzazione convenzionata “Montesanto” (ditta lottizzante “Immobiliare Montesanto” dell’ingegnere Sebastiano D’Andrea».
«Anche del caso “Messina Due” ˗ ricorda Interdonato ˗ si sarebbe dovuto occupare il professore Tigano nella conduzione dell’attività di coordinamento tra uffici competenti e legali volta a definire l’iter procedurale delle lottizzazioni “… in funzione propositiva rispetto alle decisioni che dovrà o potrà assumere la Giunta Municipale».
Il consigliere Interdonato, da tempo, incalza l’assessore Sergio De Cola in materia di lottizzazioni con particolare riferimento a quelle ricadenti nel territorio della Terza Circoscrizione, tra cui spiccano quella già citata e assai nota di “Messina Due” e quella del grande complesso residenziale “Alba Chiara” a Bordonaro, realizzato dal costruttore Antonello Giostra.
«Nei territori corrispondenti ai piani di lottizzazione di cui non si è chiuso il relativo procedimento amministrativo la situazione è sempre peggiore anche a causa degli interventi di dismissione adottati, sui quali permangono notevoli dubbi di legittimità. Il problema è che mentre si va veloce con il taglio della luce vi è grande lentezza nelle procedure di valutazione nel merito e financo nella scelta di un consulente a titolo gratuito ad hoc».
«La rinuncia all’incarico da parte del professore Tigano costituisce, da una parte, un passaggio a vuoto per l’assessore De Cola, il quale ha visto sgretolarsi alla prima lieve prova una scelta politica evidentemente di suo già abbastanza debole, dall’altra l’ennesima battuta di arresto rispetto alla sostanziale risoluzione di problematiche spinose che continuano a recare un danno ai cittadini. Ora – conclude Interdonato – se l’assessore De Cola sulla questione delle lottizzazioni si sente più coperto con il supporto di un consulente, che proceda alla svelta nella designazione di un professionista che manifesti una ferma volontà di collaborare e non si faccia da parte dinanzi alla prima obiezione più o meno rilevante».
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