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Lettera di fine mandato del Presidente del Consiglio Comunale Previti

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previti3Il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Previti, a conclusione del suo mandato istituzionale, ha inviato una lettera di ringraziamento «a tutti i collaboratori del mio ufficio, quelli di Affari di Giunta e Commissioni, della Segreteria Generale, dell’Ufficio Stampa, dell’Ufficio di Gabinetto e di tutti coloro che si sono resi disponibili per la risoluzione dei tantissimi problemi che affliggono la nostra città, Funzionari e Dirigenti – non tutti per la verità – compresi. Un ringraziamento ai Consiglieri comunali e in particolare a quelli che hanno svolto il loro ruolo istituzionale con dedizione e passione. Un pensiero a tutti quegli Enti, Organismi, Associazioni, Sindacati, Giornalisti che con il loro contributo hanno arricchito il lavoro del Consiglio comunale, a volte criticandolo – non senza ragione – a volte esaltandolo, tenuto conto che spesso ha svolto un ruolo di “supplenza” politica e amministrativa. Si ringrazia per la collaborazione e partecipazione alle tante “sedute aperte” sui temi scottanti della città. Un particolare saluto e augurio a tutti i cittadini della mia città, per la quale ho speso ogni mia energia, anche al di là del mio ruolo istituzionale».

«Un particolare ringraziamento — scrive ancora Previti — all’arch. Nino Principato motore di tante iniziative culturali. Non è questo il luogo dove fare l’elenco delle cose fatte, ma vorrei solo ricordare due atti varati dal Consiglio. Candidatura di Messina a capitale della cultura Europea nel 2019 e adesione del Comune alla proposta di Legge Regionale di iniziativa popolare sull’acqua pubblica. Cultura e diritti, possono sembrare poca cosa, ma nel mezzo ci sta tutta un’attività fatta di proposte, atti di indirizzo, O.d.G., documenti, interrogazioni, conferenze di Capigruppo, sedute di commissioni, che nell’affrontare i vari temi hanno dato indicazioni all’Amministrazione, spesso autoreferenziale e sorda alle proposte d’Aula (dall’Atm a Messinambiente, dalla Ztl al II Palazzo di Giustizia, dall’Amam all’Iacp, dai Servizi Sociali alle Finanze locali, dalla vendita del patrimonio comunale al patrimonio culturale e immateriale, dal recupero delle tradizioni e della memoria storica all’introduzione della celebrazione in onore di San Tommaso Moro, e così via…). Un intervento, risolto positivamente, merita una menzione particolare. Non tanto per la ricaduta economica, quanto per quella socio-culturale. Mi riferisco all’abolizione del pagamento della Siae sull’inno Nazionale. Una battaglia di civiltà che ha trovato il sostegno del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Vicenda immortalata anche sull’enciclopedia Wikipedia».

«Questa legislatura — prosegue Previti —, comunque, non è stata molto fortunata. Abbiamo avuto la triste tragedia di Giampilieri. Capitolo tutt’altro che chiuso. Poi una Corte dei Conti implacabile nei confronti della nostra città. Per carità, sarà pur legittimo ma sarebbe altrettanto onesto capire se altre città, come Palermo e Catania hanno avuto lo stesso trattamento, pur essendo state beneficiate da cospicui contributi (a fondo perduto) statali. Ed infine un Sindaco che abdica al proprio ruolo e l’invio di un Commissario. Tutto questo non ci ha giovato affatto. Anzi ha acuito una situazione di per sé già grave. La nuova Amministrazione ha un compito immane. Evitare il dissesto senza l’aiuto dello Stato e della Regione è un’operazione praticamente impossibile. Per tutto il resto le soluzioni, se concertate, saranno possibili. A Renato e alla sua squadra facciamo i nostri migliori auguri per un proficuo e costante lavoro nel comune interesse della nostra città. Un sincero augurio a tutti gli eletti. Che sappiano trasformare il disagio che proviene dalla città in azioni concrete. Il nostro impegno, com’è giusto che sia, non si esaurisce con la fine del mandato istituzionale, ma continua nel servizio alla città attraverso l’associazionismo e il volontariato. Auguri Messina».

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