Accorinti fa la voce grossa e fa sentire le ragioni di una città devastata dai Tir che la solcano quotidianamente, priva di infrastrutture, dimenticata dal Governo nazionale che non le riconosce i diritti sanciti dalla costituzione. Lo ha detto il nostro sindaco, oggi a Roma in commissione Trasporti della Camera
con altri rappresentanti degli enti locali dello Stretto di Messina, presente anche il deputato messinese Enzo Garofalo, per discutere le problematiche dell’area dello Stretto e darvi soluzioni. L’appello è che sia varato un piano di investimenti, perchè siano realizzate infrastrutture e attivati servizi.
«Immaginate – ha detto Accorinti ai parlamentari – se via del Corso fosse invasa dai tir. Perché è esattamente questo che succede da noi. Per questa ragione chiediamo diritti che ci vengono sa sempre negati, facendoci vivere in maniera sottodimensionata. E il prezzo è inaccettabile, tra inquinamento e persone morte, schiacciate dai mezzi pesanti».
Per il sindaco di Messina l’area dello Stretto è “un percorso virtuoso che va nella direzione di unire fisicamente, attraverso adeguate infrastrutture, due comunità già amalgamate culturalmente”.
Accorinti riversa le speranze di dare soluzione al passaggio del gommato pesante in città nel porto di Tremestieri.
I rappresentanti degli enti locali delle città che si affacciano sullo Stretto sono stati concordi nell’affermare di costituire un’Area metropolitana dello Stretto, che garantisca la piena mobilità, la cosiddetta continuità territoriale.
Poi non poteva mancare un “passaggio” sulla questione Ponte: ” Per il ponte- ha detto Accorinti – che per fortuna non si farà più, avete bruciato 600 milioni per fare solo carte. Oggi chiediamo risorse per fare cose concrete e non accetterò un “no” come risposta. L’attraversamento deve diventare una cosa normale. Le ferrovie in Sicilia- ha aggiunto – sono le peggiori d’Europa. Non vogliamo alta velocità ma servizi normali. Occorre rendere agevole il carico e lo scarico di merci e passeggeri, insieme a tariffe agevolate”.
Anche l’assessore alla Mobilità del Comune di Messina, Gaetano Cacciola,ha detto la sua: “È necessario evitare l’interferenza del traffico tra le due sponde con quello urbano. La continuità territoriale va garantita con collegamenti sicuri, costanti ed economici. Il passaggio treno-mare-treno va riattivato e attualizzato con tecnologie all’avanguardia”.
Garofalo ha sottolineato che “esiste una parte d’Italia che attende adeguate infrastrutture da oltre mezzo secolo, che non vuole regalie ma il riconoscimento di diritti. Le tasse si pagano in tutto il Paese ma gli investimenti non sono proporzionali. C’è una parte di penisola ad «alta velocità» e un’altra quasi ferma. La nostra – ha concluso Garofalo – è l’unica parte del Paese in cui negli anni i tempi di percorrenza si sono allungati. La colpa è anche delle Regioni che non hanno mai fatto piani strategici, salvo poi promuovere l’abolizione delle Province”.
Le audizioni in Commissione trasporti continueranno domani pomeriggio proprio con i rappresentanti delle Regioni Sicilia e Calabria “A loro-ha concluso Garofalo- chiederò maggiore attenzione per il territorio”.
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