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La Russa presidente del Senato, De Luca: «È frutto di scontri, c’è un problema serio»

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«L’elezione di Ignazio La Russa a presidente del Senato è frutto di scontri» così il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca commenta quanto avvenuto ieri a Palazzo Madama, dove – tra le altre cose – ha fatto il suo ingresso Dafne Musolino. Ma come ha votato l’ex assessore del Comune di Messina? «Coerentemente – spiega l’ex Sindaco peloritano – noi abbiamo votato scheda bianca».

Giornate frenetiche a Roma dove, nella mattinata di ieri si è votato per l’elezione del Presidente del Senato, mentre oggi toccherà alla Camera. Dal braccio di ferro tra Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, al toccante discorso della senatrice a vita Liliana Segre, passando, infine, per l’elezione del numero due di Fratelli d’Italia, Ignazio La Russa, con voti provenienti dall’opposizione, i prossimi passi per la maggioranza di centrodestra si preannunciano ostici. A commentare la situazione sono il leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca e la neo-senatrice Dafne Musolino.

Cateno De Luca: «Elezione di La Russa a presidente del Senato frutto di scontri»

Sull’elezione di Ignazio La Russa De Luca non ha dubbi: è frutto di fratture nel centro destra che potrebbero portare non poche difficoltà alla formazione del Governo nazionale: «Il fatto che solo Casellati e Berlusconi – afferma l’ex sindaco di Messina – avrebbero espresso il loro voto in suo favore a fronte di 16 senatori forzisti che non hanno votato offre già un quadro chiaro della stabilità di questo governo. Se queste sono le premesse non credo avrà vita facile».

Ma cosa ha fatto Sud chiama Nord, rappresentato al Senato da Dafne Musolino? «Coerentemente – dice De Luca – noi abbiamo votato scheda bianca. Il punto, infatti, non è tanto chi ha votato La Russa ma chi non lo ha votato. L’assenza di Forza Italia in aula al momento del voto è la dimostrazione che c’è un problema serio e allarmante. Ancora non hanno iniziato a governare e già ci sono delle crepe evidenti. Il risultato di La Russa, lo ribadisco, è frutto di una spaccatura che rischia di rallentare anche la formazione del Governo e non credo che in queste condizioni si possa andare lontano».

Dafne Musolino: «Rappresenterò i diritti dei siciliani in Parlamento»

A commentare, anche la neo-senatrice Dafne Musolino: «Il discorso della senatrice Segre in apertura della diciannovesima legislatura è stato davvero emozionante – afferma. Nel sottolineare che a seguito della riforma il numero dei senatori è stato ridotto a 200, la senatrice Segre ha voluto richiamare tutti i senatori a farsi trovare pronti per assolvere alle nostre responsabilità, evidenziando al tempo stesso che, mai come in questa legislatura, ci sono grandi possibilità che potranno essere espresse attraverso il Senato. Il richiamo della senatrice Segre non fa che confermare in me l’impegno assunto con gli elettori nel rappresentare i diritti dei siciliani nel Parlamento, dando finalmente voce alle legittime istanze che per troppo tempo sono state inascoltate ed alle quali ribadiamo l’impegno a fornire risposte concrete».

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