Riceviamo e pubblichiamo:
“A nome dell’Area Renzi di Messina e Provincia, della Rete “Big Bang!” e “OffDem” di Messina, esprimiamo profondo sconcerto per la notizia della richiesta d’arresto di Francantonio Genovese nell’ambito delle inchieste sull’uso distorto delle risorse pubbliche della formazione professionale siciliana. Riteniamo che politica e giustizia debbano correre su piani separati e pertanto auspichiamo che queste vicende siano chiarite al più presto possibile, per ristabilire il decoro, l’onore e la credibilità del Partito Democratico messinese, compromesso inevitabilmente da questo gravissimo fatto giudiziario, che chiude una lunga fase di indiscrezioni che hanno avvelenato il clima del Partito per lunghi mesi.
Al fine di ristabilire condizioni di credibilità e di onorabilità per i tanti militanti perbene che loro malgrado sono indirettamente coinvolti dall’affaire-Genovese, chiediamo che il Partito Democratico sappia distinguersi dagli altri partiti e pertanto applichi senza remore una linea di fermezza sui temi morali, e che quindi la Segreteria regionale proceda con l’immediata espulsione di Francantonio Genovese dal Partito Democratico, e di tutti gli iscritti che sono coinvolti in questa grave vicenda, e nel contempo auspichiamo che la Camera dei Deputati accolga senza indugio la richiesta di arresto formulata dalla Procura di Messina, per fatti e circostanze così gravi da non dover neppure per un attimo fare rallentare il corso della giustizia, facendo sì che le guarentigie parlamentari non impediscano oltre alla Giustizia di fare finalmente luce piena su questa penosa vicenda di malaffare e di commistione tra politica, affari e consensi elettorali.
Nelle more delle espulsioni, sulla stregua di quanto è in uso nel nostro Partito, chiediamo di sospendere dal Gruppo politico l’on. Genovese, onde separare nettamente la sua vicenda giudiziaria da quelle dei tantissimi militanti onesti e perbene che vivono questa situazione con gravissimo disagio e disgusto: trascinare nella vicenda giudiziaria tutto il Partito appare un fatto grave e da evitare. Ci auguriamo che lo stesso Genovese comprenda la delicatezza della sua vicenda e faccia un passo indietro: finalmente un gesto di responsabilità. Se non dovesse pensarci lui, ci attiveremo nei prossimi giorni per far sì che questo accada. Ci impegneremo affinché della questione morale che ormai da mesi strangola il partito messinese si discuta francamente e senza sterili ipocrisie in Assemblea Regionale del Pd, dove per mesi ha giocato un ruolo importante il peso elettorale e percentuale di Genovese, a discapito della necessaria chiarezza che sui temi della morale interna al partito avrebbe sempre dovuto esserci.
Chiederemo al segretario regionale Fausto Raciti di intervenire immediatamente per commissariare il partito messinese, che vede al suo vertice un segretario nato da accordi in cui l’on. Genovese ha svolto un ruolo preminente. Una “normalità democratica” interna al Pd messinese, appare persino lapalissiano, non può più essere percorsa con accordicchi di equilibrismo e tatticismo che prevedano la prevalenza politica di Genovese. Occorre procedere col commissariamento del Partito, e su questo punto ci impegneremo nei prossimi giorni.
Chiederemo infine che la questione morale del Pd sia oggetto di una commissione di vigilanza interna che valuti caso per caso le vicende che potrebbero compromettere il destino di questo partito, affinché non accada mai più nuovamente che la magistratura intervenga dove il partito, con propri anticorpi, avrebbe dovuto arrivare prima, con valutazioni sull’opportunità politica di certi personaggi e certe pratiche politiche.
Il Pd deve tornare il partito degli onesti, ed occorre partire da Messina, dove la nostra Area Renzi da anni è stata oggetto di vessazioni e di ingiurie per aver sempre sostenuto in maniera chiara e diretta l’inopportunità morale di certe pratiche, dimostrando la più completa trasparenza e la più completa fermezza e severità”.
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