A seguito della serrata dei commercianti dello scorso 14 marzo, a Palazzo Zanca, ieri, si è tenuto un tavolo tecnico per discutere eventuali modifiche e migliorare il progetto dell’isola pedonale. L’obiettivo dell’incontro è stato quello di riaprire un dialogo con tutte le parti in causa (commercianti, Quartiere, associazioni di categoria), che possa essere costruttivo. Si è parlato ancora della possibilità di limitare l’area pedonale solo nel fine settimana. Per il prossimo giovedì è stato fissato un nuovo tavolo tecnico per delineare i contorni di un progetto il più possibile condiviso, durante il quale verranno discussi i dettagli di futuri accorgimenti.
Intanto l’assessore alla Viabilità e ai Mobilità urbana, Gaetano Cacciola, che ci ha tenuto a ribadire che l’incontro di ieri è servito “a rasserenare gli animi”, con una nota, ha voluto ringraziare quanti hanno manifestato sentimenti di solidarietà e di apprezzamento per l’operato dell’Amministrazione comunale dopo degli atti intimidatori di cui è stato oggetto nei giorni scorsi.
«Desidero ringraziare — ha scritto l’assessore Cacciola — gruppi consiliari, partiti, associazioni di categoria, cittadini e tutti coloro che affettuosamente mi sono stati vicini con solidarietà dopo l’intimidazione subita, che ancora di più mi incoraggia a continuare nell’impegno rivolto a tutte quelle iniziative che possono rendere la nostra città sempre più vivibile e sostenibile. Ed è proprio in questo concetto di sostenibilità, che ci collega solidalmente alle future generazioni, che intendo anche inserire un mio personale e convinto metodo: quello della condivisione e non della divisione».
«Una città che vuol cambiare e che deve dare alle generazioni future le stesse opportunità che hanno avuto le precedenti, non può dividersi, ma deve evitare i conflitti, condividere opportunità, interessi e crescita in totale sinergia senza lasciare indietro nessuno. Sono fermamente convinto — ha concluso — che questa sia la strada che Amministrazione, Consiglio comunale, forze sociali e tutte le istituzioni che operano in città debbano seguire per cambiare Messina».
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