Alle ultime comunali è stata la più eletta con 2.517 preferenze. Emilia Barrile si è guadagnata a suon di voti la presidenza del Consiglio di Palazzo Zanca. Indiscrezioni dicono che dopo la richiesta di arresti per il leader del Pd Francantonio Genovese, al vaglio della giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera, in tanti, anche tra coloro che “occupano” gli scranni consiliari e nei Quartieri si stanno guardando attorno. La caduta giudiziaria di Genovese potrebbe avere effetti politici importanti tra i democratici.
Per alcuni, consiglieri comunali e di circoscrizione, la sponda più vicina sembra essere l’approdo dei Democratici riformisti del deputato regionale Beppe Picciolo più che l’Udc dell’ex ministro Gianpiero D’Alia. Ma sono al momento rumors che dicono che nei prossimi giorni, in attesa dell’assemblea provinciale del Pd, si susseguiranno riunioni tra vari gruppi interni del partito per decidere del destino di una parte del gruppo Genovese.
La Barrile è tra questi ma non intende abbandonare la nave dopo la “caduta” giudiziaria del parlamentare nazionale: “Succederà che adesso ci organizziamo – dichiara il presidente del Consiglio comunale – stabilendo i ruoli di ognuno e sicuramente in modo più autonomo fin quando le cose non si sistemeranno o avranno un altro corso, prenderò una posizione all’interno del Pd abbastanza stabile e decisa”. Lascerà il Pd? Lascerete il Pd voi che avete numeri elettorali importanti?
“Io sono – risponde la Barrile – un’iscritta del Pd, sono nel Pd da sette anni e non ho mai avuto intenzione di lasciarlo, neppure adesso, se qualcuno lo vorrà fare che lo faccia, io sono riferimento politico a Messina, già ci sono tanti consiglieri sia circoscrizionali che comunali che fanno gruppo con me, adesso in modo autonomo ci organizzeremo nel miglior modo possibile ma sicuramente vi posso dire che siamo Pd, noi resteremo nel Pd”. @Acaffo
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