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Il Megafono sulla Tares: “Proponiamo il taglio del 20% alle tariffe”. Sul dissesto del Comune favorevoli De Leo e Burrascano

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Consiglieri MegafonoUn taglio del 20% alle tariffe della Tares: è la proposta dei consiglieri comunali del Megafono che oggi hanno tenuto una conferenza stampa. Loro, Pippo De Leo, Angelo Burrascano, Nora Scuderi e Pio Amadeo erano assenti durante la votazione del regolamento e si sono astenuti al voto sulla delibera finale.

“Avevamo chiesto di restare in regime Tarsu viste le condizioni sociali ed economiche di famiglie e commercianti messinesi – ha dichiarato il capogruppo De Leo – ma non c’hanno ascoltato, da parte dell’amministrazione c’è stata arroganza e anche di una parte del Consiglio comunale, si stanno colpendo in maniera indiscriminata tutti”. Per De Leo il 1.500.000 euro di esenzioni per le cinque fasce sociali previste è poca cosa, ecco perché il Megafono propone il 20% in meno delle tariffe stabilite e sostengono che è possibile farlo anche con la richiesta di accesso al Fondo di rotazione e con la presentazione a fine mese del Piano di riequilibrio. De Leo ha concluso così: “Il dissesto non era il male peggiore viste le attuali condizioni”. Burrascano si è detto favorevole.

Per la Scuderi l’amministrazione non ha saputo gestire la situazione in un momento economico particolarmente delicato.

Amadeo: “Sono convinto che amministrazione e consiglio favorevole a questa Tares non abbiano compiuto i passi giusti, il vero sindaco Signorino, perché Accorinti è un Pr, doveva fare di tutto per evitare questo salasso, chiediamo l’aumento dell’organico all’ufficio Tributi per stanare gli evasori e organizzare una Task Force”.

Burrascano non ci vede chiaro sul Piano Industriale da 44 milioni di euro per la gestione dei rifiuti dove buona parte delle somme vanno alla Messinambiente.

“Sono tanti gli sprechi che si potevano eliminare – ha dichiarato il consigliere – le somme per il lavaggio e la pulizia delle strade sono troppo alte, anche per differenziata e trasporto in discarica si è speso troppo a fronte di servizi scadenti e affidati a privati come per lo smaltimento dell’immondizia prima a Mazzarra Sant’Andrea e adesso a Motta Sant’Anastasia, ci sono molte cose che si potevano rivedere e ridurre”. @Acaffo

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