Il dissesto sembra svanire. Il Comune entrerà, a meno di sorprese, nel Fondo di Rotazione previsto dal decreto legge 174 del 2012. Le notizie che giungono da Palermo, dopo l’audizione alla Corte dei Conti del commissario Luigi Croce, del ragioniere generale Ferdinando Coglitore, accompagnati dal dirigente Giovanni Di Leo, dicono questo. Il Comune ha chiesto tempo alla Corte dei Conti in attesa che i bilanci, soprattutto quelli delle partecipate, siano allineati insieme ai dati sui tributi in entrata e a tutte le cifre. Quello che è apparso è che gli amministratori si sono presentati con l’ipotesi di evitare a tutti i costi il dissesto economico e, se è il caso, dopo aver ricevuto altri mesi di tempo, di poter accedere al decreto legge 174 del 2012 per gli enti che si trovino in condizioni di predissesto. “Abbiamo chiesto di poter usufruire del decreto legge – ha detto Coglitore – possiamo accedere al Fondo di Rotazione previsto dalla 174, noi lo proporremo. Sarà poi il consiglio comunale a dire l’ultima parola”. Lunedì pomeriggio Croce riferirà ai cronisti della situazione finanziaria e contabile dell’amministrazione in attesa del pronunciamento dei giudici su come muoversi per il prossimo futuro. Una boccata d’ossigeno è giunta dal Tar di Catania che ha sospeso gli effetti della sanzione da 7 milioni di euro per il Comune che nel 2011 ha sforato il Patto di Stabilità per quasi 30 milioni di euro. Queste somme, 7 milioni, dovranno tornare nelle casse pubbliche. Le modifiche alla Camera – come annunciato anche dal parlamentare nazionale Vincenzo Garofalo – consentiranno a Palazzo Zanca di poter rientrare tra i beneficiari del decreto. Il Pd è stato il primo a sollecitarne l’utilizzo e accedere al Fondo di Rotazione istituito dal governo Monti.
@Acaffo
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