Sono serviti a poco mesi di analisi e confronti: il Consiglio comunale dice no alla commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle spese di Ato3 e Messinambiente. I gruppi di centrosinistra e centrodestra dopo gli annunci estivi sono arrivati alla conclusione di non fare nulla. Il 22 agosto scorso la capogruppo di Cambiamo Messina dal Basso, Lucy Fenech, aveva proposto di creare subito la commissione per approfondire le responsabilità sulla gestione dei rifiuti dal 2007 al 2012. Il 19 settembre la delibera “Costituzione di una commissione speciale d’inchiesta sulla gestione del ciclo dei rifiuti dall’anno 2005 ad oggi” approdava in aula. Il documento definiva i dettagli di questo nuovo organismo. “La commissione dovrà essere composta da un rappresentante per ogni gruppo consiliare e sarà presieduta da un coordinatore indicato dal presidente del Consiglio. Dovrà accertare il corretto funzionamento delle due società, Ato3 e MessnAmbiente, sotto il profilo economico-finanziario ed amministrativo; la corretta emissione di tutte le fatture; il rapporto costi-benefici, senza trascurare l’efficienza e la qualità del servizio reso. Si dispone la collaborazione di tutti gli uffici comunali. La partecipazione alle riunioni della commissione speciale non darà diritto alla corresponsione del gettone di presenza”. Nei mesi precedenti tutti gli esponenti consiliari si erano dichiarati a favore della commissione ma tra sedute inutili, discussioni e richieste di rinvio il Consiglio è giunto alla conclusione di chiudere la porta alla costituzione della Commissione. La presidente del Consiglio Emilia Barrile viste le posizioni discordanti ha promosso il ritiro della delibera che avrebbe dovuto analizzare tutti gli atti dal 2007 al 2012 degli enti che si sono occupati della gestione dei rifiuti.
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