Se non è dissesto ci manca poco, 30 giorni per l’esattezza. E’ di 240 milioni di euro l’indebitamento generale del Comune. Il numero esatto lo ha dato oggi pomeriggio il commissario Luigi Croce che, in conferenza stampa, ha fatto il punto della situazione dopo l’audizione di venerdì scorso in Corte dei Conti. L’ex procuratore capo ha annunciato l’intenzione di avvalersi del Fondo di rotazione previsto dal decreto legge 174 del 2012. “La situazione è estremamente grave, difficile – ha esordito Croce dopo 50 giorni di governo a Palazzo Zanca -. Io non sono uscito molto entusiasta dalla Corte dei Conti. Entro 30 giorni dobbiamo adottare misure correttive”. Per Croce la dichiarazione di dissesto sarebbe una “disgrazia” per il Comune e il commissario ha fornito i numeri di quello che ha trovato. Il 17 settembre, quando Croce si è insediato, il conto corrente presentava un saldo negativo di oltre 42 milioni di euro, mentre al 30 giugno 2012 il saldo era a meno 12 milioni di euro: questo quanto fatto in 3 mesi con anticipazioni di tesoreria. Il Comune – come dichiara Croce – non ha capacità di riscuotere gli oneri, i tributi, controllare le società partecipate, il contenzioso (“Non sappiamo quanti e quali sono le cause civili” ha affermato), dismettere il patrimonio immobiliare, ridurre i fitti passivi. I numeri: il Comune ha residui attivi per oltre 42 milioni di euro ma molti di questi risalgono al 2007 e quindi sono andati in prescrizione; Palazzo Zanca ha un debito con l’Ato3 rifiuti di 33 milioni di euro e con la TirrenoAmbiente, la società che gestisce la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea, di 24 milioni di euro; le sentenze per cause come gli incidenti ammontano a 19 milioni di euro, per opposizioni a contravvenzioni a 2.679.000 euro, per sanzioni amministrative a 1 milione di euro. Il saldo negativo dell’esercizio finanziario 2011 è di oltre 72 milioni di euro, l’Atm ha un patrimonio passivo di 20 milioni di euro, Messinambiente di più di 23 milioni di euro e la stessa società chiede all’Ato3 26 milioni di euro. Il totale fa 240 milioni di euro. “Non possiamo fare il bilancio di previsione e questo comporta che precari e contrattisti dovranno andare a casa – ha continuato Croce -. Non possiamo bandire le gare per i servizi sociali, dobbiamo fare tutti sacrifici, dai vertici del Comune ai cittadini, per evitare il dissesto che sarebbe una disgrazia. Non m’interessa adesso l’accertamento delle responsabilità, chi e come è stato provocato, ci sono organi preposti. Al presidente della Regione Crocetta chiedo di comportarsi come altri in passato hanno fatto con Catania e Palermo, chiedo l’aiuto di tutti”. Sul possibile blocco della raccolta dei rifiuti Croce ha replicato: “I soldi ci sono, l’Ato3 li ha. La raccolta deve continuare, se l’Ato3 non vuole pagare ci penserò io direttamente”. E sul caso dei compensi ad Antonio Ruggeri, ex commissario dell’Ato3: “Non m’interessa adesso accertare responsabilità, non ho i documenti per verificare, in questo momento m’interessa salvare il Comune dal dissesto”.
@Acaffo
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