La posizione del deputato nazionale del Pd, Maria Tindara Gullo, sarà all’esame, tra tre giorni, dell’organismo di Garanzia del partito democratico presieduto da Luigi Berlinguer. La Gullo è indagata nell’operazione Fake che a Patti, la scorsa settimana, aveva portato procura e Polizia di Stato a scoprire – secondo l’accusa – cambi di residenza fittizi per favorire l’allora candidato sindaco Luigi Gullo, nipote dell’ex vicesindaco Cisco Gullo e cugino di Maria Tindara Gullo, ma anche favori a coloro che avrebbero sostenuto il consigliere provinciale nella corsa alla sindacatura. Da quello che si apprende l’organismo di Garanzia valuterà il caso anche se non si sa bene se prenderà una decisione a breve scadenza. Intanto affronterà la posizione della parlamentare del partito democratico eletta al numero sette nella lista del collegio orientale della Sicilia alla Camera (grazie al premio di maggioranza nazionale ottenuto dal Pd a Montecitorio) e che alle primarie per la scelta dei candidati si classificò dietro soltanto a Francantonio Genovese. E furono diverse le polemiche, dopo il voto degli iscritti piddini, per un presunto sostegno di Genovese alla Gullo.
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