Messina è allo stremo e a subirne le conseguenze è anche il comparto scolastico. Il 8 novembre alle 9.00, nelle aule dell’istituto “A. Manzoni” di Messina, Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams hanno incontrato i giornalisti per la presentazione del calendario di mobilitazione unitaria contro le iniziative del governo sui temi della scuola, che culmineranno con lo sciopero/manifestazione nazionale del 24 novembre a Roma e per cui, già da adesso, si prevede un’ampia partecipazione messinese. I Segretari Pistorino, Fleres e Lama, di CGIL, CISL e UIL, comunicano l’adesione alla manifestazione cittadina “Affrontare l’emergenza, uscire dalla crisi”, prevista per il 10 novembre prossimo. Si partirà alle 9.00 da Piazza Cairoli per poi concludere con un comizio a Piazza Unione Europea, con i Segretari Princiotta (Snals Confsal) e Marchetta (GILDA Unams) che rilanceranno con forza il tema della specificità messinese che, nel tragico bilancio del comparto scuola nazionale, rappresenta un dramma nel dramma. Lo spaccato sociale di questa provincia è davvero devastato da una situazione occupazionale così debole che anche i tagli operati sul settore pubblico dell’istruzione hanno avuto pesanti ricadute sul Comune e sulla Provincia. I tagli effettuati, infatti, hanno portato a una importante riduzione dell’organico nelle scuole, compromettendo il diritto all’istruzione. Sono circa 1394 i docenti che negli ultimi tre anni hanno perso il posto di lavoro e 280 in meno anche i posti Ata. A ciò si aggiunge il forte calo del numero di studenti che si iscrive nelle scuole cittadine. Queste condizioni di lavoro insostenibili e la precaria situazione in cui versa la scuola messinese devono essere affrontate e al più presto, questo sostengono i sindacati in coro.
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