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I Renziani sono chiari con Calabrò: “Squadra competente, no a consiglieri improponibili”

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Quero gruppoLo avevano già detto 24 ore dopo le primarie. Lo hanno ribadito questa mattina i Renziani messinesi che lanciano un messaggio chiaro al candidato sindaco di centrosinistra Felice Calabrò. Francesco Palano Quero, presidente del IV Quartiere e risultato terzo alle primarie, ha raccolto buoni consensi tra sedicenni e migranti come nella zona Centro-Nord della città. Ma tornando a Calabrò e alla “squadra” di governo Quero, come il collega del Quinto Quartiere, Alessandro Russo, è stato deciso con il capogruppo del Pd al Comune: “Appoggeremo Calabrò alle elezioni di 9 e 10 giugno ma Felice dovrà dare segnali di discontinuità”. In testa che la futura “squadra” che sarà sottoposta alle valutazioni degli elettori dovrà essere competente e non frutto della “spartizione” politica tra i consiglieri che hanno consentito a Calabrò la vittoria. Anzi Russo va oltre parlando, senza far nomi, di consiglieri che se indicati come assessori sarebbero improponibili. I Renziani, più del gruppo Grioli e di quasi i mille sostenitori di Emilio Fragale, sono come i vigili urbani al semaforo rosso: “Se passi ti multo”. Della squadra che Calabrò proporrà si sa poco o nulla a parte le continue indiscrezioni di Palazzo: dal collega dell’Udc, Giuseppe Melazzo (si parla di vicesindacatura) all’ex assessore della giunta Buzzanca, Giorgio Muscolino, sempre dell’Udc, alla consigliera Emilia Barrile (instancabile a piazza Cairoli domenica) a Tani Isaja. Si parla pure di un altro ex assessore della giunta Buzzanca, Giuseppe Corvaja, che fa parte ufficialmente dei Democratici riformisti di Giuseppe Picciolo e Marcello Greco ma che è stato visto partecipare alla conferenza di Calabrò a una settimana dalle primarie. Si sussurra anche della Prestipino del Centro democratico con delega, non avremmo immaginato, alle Politiche Scolastiche. Nella prossima consiliatura gli assessori che potranno essere nominati dal sindaco saranno otto. Nel comunicato del gruppo politico che vede dentro anche Giacomo D’Arrigo, Guglielmo Sidoti e Piero David (alla conferenza stampa era presente pure Angela Bottari) si legge: “In questo quadro, non si chiede nessun posto di governo o nessun posto di assessore: il manuale Cencelli lo si lascia volentieri ad altri. La nostra è una battaglia di proposte e di idee per cambiare radicalmente questa città: ci tiriamo fuori dalla solita giostra di nomi e di potere che si apre puntualmente all’indomani delle primarie.

Chiediamo a Felice Calabrò di dare risposta immediatamente alla voglia di cambiamento di questa città: non deve solo apparire, ma deve proprio essere artefice di una discontinuità nettissima nei metodi e nelle proposte politiche per questa città. I nomi della giunta siano i più alti e distanti dai traccheggi tra partiti e segreterie, le proposte messe in campo siano le più coraggiose e più in linea con le attese della città, non si faccia portatore di ordini da parte di alcuna segreteria, né ne subisca i condizionamenti.

La credibilità della proposta politica parte proprio da qui, da un cambio di passo in forma e sostanza, e non a parole.

Infine, la richiesta di convocazione immediata degli organi dirigenti di questo partito, le direzioni cittadina e provinciale congiunte e l’assemblea: per discutere con gli iscritti e i militanti della base le linee guida del cambiamento di questa città, e per capire se il percorso del centrosinistra per Messina sarà capace ed inclusivo anche con le altre espressioni civiche che finora in città stanno chiedendo radicale cambiamento”.

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