Temi caldi sul tappeto della buona politica per il gruppo Dr che a Messina, con i suoi rappresentanti regionali e del territorio dello Stretto, si è ritrovato ieri per una mattinata a discutere su scenari futuri e progetti per la nuova Europa.
Padroni di casa gli onorevoli regionali Giuseppe Picciolo e Marcello Greco, ospiti d’onore il presidente dei Dr, onorevole Salvatore Cardinale ed il senatore Giuseppe Lumia.
In un salone molto affollato, con oltre 600 presenze stimate, si è parlato di Europa, senza dimenticare la Sicilia della formazione e dell’assistenzialismo, del clientelismo e delle segreterie, ma anche la Sicilia che vuole cambiare e sta cambiando.
Padroni di casa gli onorevoli regionali Giuseppe Picciolo e Marcello Greco, ospiti d’onore il presidente dei Dr, onorevole Salvatore Cardinale ed il senatore Giuseppe Lumia.
In un salone molto affollato, con oltre 600 presenze stimate, si è parlato di Europa, senza dimenticare la Sicilia della formazione e dell’assistenzialismo, del clientelismo e delle segreterie, ma anche la Sicilia che vuole cambiare e sta cambiando.
Ad introdurre gli argomenti l’on Marcello Greco, presidente della Commissione regionale cultura, che ha ripercorso tutte le tappe fatte dal movimento in questo primo anno di attività, sia a Messina che allArs. In primo piano la vicenda Teatro, la difesa del territorio, la sanità e il sostegno immediato a Crocetta sul fronte dell’abolizione delle province, anche attraverso la presentazione dell’emendamento chiave sulle Città Metropolitane.
Ha quindi preso la parola l’onorevole Salvatore Cardinale, che ha ricordato di essere stato tra i fondatori del Pd siciliano, provenendo dalla Margherita, e adesso guida il nuovo movimento nato per ospitare le culture socialista, cattolica, federalista e – dice -” Come promotori di un patto federativo tra movimenti, vogliamo concorrere alla politica regionale di Crocetta ed anche alla lista del Pd alle europee con Beppe Lumia”.
Ha quindi preso la parola l’onorevole Salvatore Cardinale, che ha ricordato di essere stato tra i fondatori del Pd siciliano, provenendo dalla Margherita, e adesso guida il nuovo movimento nato per ospitare le culture socialista, cattolica, federalista e – dice -” Come promotori di un patto federativo tra movimenti, vogliamo concorrere alla politica regionale di Crocetta ed anche alla lista del Pd alle europee con Beppe Lumia”.
I Dr hanno quindi rivendicato la loro estraneità al gioco delle poltrone e dei sottogoverni, evidenziando che la politica è arte che deve tornare ad essere esercitata sul piano delle idee, quindi pieno sostegno al governo Crocetta attraverso la creazione di una federazione per il Presidente con Megafono e Art. 4 in grado di dare serenità in Aula al governatore.
E’ quindi intervenuto il braccio operativo” del gruppo, il Capogruppo on. Beppe Picciolo, che ha svolto un’analisi sulla politica a Messina che sta soffrendo per una crisi economica, occupazionale e morale e non possiamo più far finta di non capire o vedere che la gente di fronte a quanto accaduto negli ultimi giorni abbia messo in discussione l’intero sistema, nessuno escluso. “Noi - ha concluso Picciolo – rappresentiamo una nuova frontiera. Abbiamo scelto la classe dirigente senza dare o promettere né prebende né poltrone. Anche per questo il nostro assessore nella giunta Crocetta non sarà un politico perché ci interessa di più la competenza e vogliamo uomini giusti al posto giusto. Non per tirar loro la giacca ma per portare avanti le idee: non abbiamo scheletri nell’armadio anche perché non abbiamo neanche l’armadio.”
Ed a proposito di nuova Politica, il segnale del cambiamento ad inizio giornata lo ha dato la presenza di uno di quei giovani dirigenti ai quali ha fatto più volte riferimento Picciolo, Emilio Minniti. Il dirigente Dr si è soffermato su quella che è la nuova guerra mondiale, quella che si gioca sui rapporti di forza economici tra gli Stati, quella che non usa solo i carri armati ma le politiche del lavoro e quelle finanziarie, quella che lascia sul campo i feriti veri e i feriti invisibili, un’intera generazione di giovani. Un assist colto al balzo da Beppe Lumia che ha iniziato il discorso con un: ”Allacciate le cinture, da ora si volta pagina e sarà un percorso duro, ma avendo ben chiaro in testa il fine progettuale. La crisi ha messo in ginocchio i giovani, il ceto medio. Noi vogliamo essere in Europa con la parte produttiva, non con quella finanziaria. Noi, e l’esperienza Crocetta lo insegna, non vogliamo più essere la Sicilia che prende ordini, ma quella che decide da sola e lo fa lottando contro ogni malaffare ovunque si annidi.”
E’ quindi intervenuto il braccio operativo” del gruppo, il Capogruppo on. Beppe Picciolo, che ha svolto un’analisi sulla politica a Messina che sta soffrendo per una crisi economica, occupazionale e morale e non possiamo più far finta di non capire o vedere che la gente di fronte a quanto accaduto negli ultimi giorni abbia messo in discussione l’intero sistema, nessuno escluso. “Noi - ha concluso Picciolo – rappresentiamo una nuova frontiera. Abbiamo scelto la classe dirigente senza dare o promettere né prebende né poltrone. Anche per questo il nostro assessore nella giunta Crocetta non sarà un politico perché ci interessa di più la competenza e vogliamo uomini giusti al posto giusto. Non per tirar loro la giacca ma per portare avanti le idee: non abbiamo scheletri nell’armadio anche perché non abbiamo neanche l’armadio.”
Ed a proposito di nuova Politica, il segnale del cambiamento ad inizio giornata lo ha dato la presenza di uno di quei giovani dirigenti ai quali ha fatto più volte riferimento Picciolo, Emilio Minniti. Il dirigente Dr si è soffermato su quella che è la nuova guerra mondiale, quella che si gioca sui rapporti di forza economici tra gli Stati, quella che non usa solo i carri armati ma le politiche del lavoro e quelle finanziarie, quella che lascia sul campo i feriti veri e i feriti invisibili, un’intera generazione di giovani. Un assist colto al balzo da Beppe Lumia che ha iniziato il discorso con un: ”Allacciate le cinture, da ora si volta pagina e sarà un percorso duro, ma avendo ben chiaro in testa il fine progettuale. La crisi ha messo in ginocchio i giovani, il ceto medio. Noi vogliamo essere in Europa con la parte produttiva, non con quella finanziaria. Noi, e l’esperienza Crocetta lo insegna, non vogliamo più essere la Sicilia che prende ordini, ma quella che decide da sola e lo fa lottando contro ogni malaffare ovunque si annidi.”
Infine, in tutti gli interventi dei politici e’ stata sottolineata la grande approssimazione e superficialità con cui l’ing Capo del Genio Civile di Messina, sulla stampa odierna, abbia criticato immotivatamente ed inopinatamente il disegno di legge sulla Zir e Zis in discussione all’Ars, sottoscritto dai parlamentari Dr. La proposta legislativa è stata letta integralmente in sala dal Capogruppo per mostrarne la tecnicità , trasparenza e assoluta immodificabilità per la volumetria complessiva di quanto ad oggi realizzato nella Zir.
”Il resto sono chiacchiere prive di senso e costrutto logico- ha detto Picciolo -. Solo mero esercizio di retorica. Ed i messinesi sono stanchi di certa politica ma anche di certa supponenza”.
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