Antonio Zanotto Cinquestelle

I Cinquestelle si concentrano sull’Euro. Il candidato Zanotto: “Il modello socio economico è Territorio Zero”

Pubblicato il alle

4' min di lettura

Antonio Zanotto CinquestelleIeri si è tenuto a Palazzo Zanca il 4° incontro organizzato dal “MoVimento 5 Stelle Messina – Meetup Grilli dello Stretto” e dall’Associazione “La Sicilia ai Siciliani” dal titolo “Euro o Sovranità Monetaria – L’Europa dei Trattati”. E’ intervenuta Monia Benini che ha detto: “Sono europeista, ma di un’Europa che ancora non c’è. Vi presento l’Europa delle banche, del MES, del Fiscal Compact. Ma un modello nuovo è possibile.”

 

Dal piano Marshall al trattato di Lisbona attraverso Maastricht: la scrittrice freelance e studiosa dei trattati europei Monia Benini ha tracciato in modo chiaro e documentato quanto accade oggi a livello di governo delle politiche europee e  ha risposto con puntualità alle domande poste dai numerosi cittadini intervenuti: Chi decide in Europa? Chi detiene il potere? Quanto conta l’Europarlamento?

Secondo Monia Benini “la risposta a queste domande è fondamentale per comprendere quali possibilità di reale cambiamento vi siano e dove si può agire per invertire l’attuale, drammatica, rotta. In seguito a Maastricht e Lisbona, è stato creato un super-stato Europeo, con una struttura ‘governativa’ non eletta dai cittadini in cui la commissione Europea e la BCE operano indisturbate in diretto contatto con i governi, meri esecutori di direttive e regolamenti sovranazionali “condite” dalle disposizioni della Tavola Rotonda Europea (ERT).

In parole più semplici, ad oggi ben poco si sa rispetto a quanto incidono nelle scelte finanziarie ed economiche le maggiori multinazionali che agiscono a livello globale, ed è facile comprendere come le loro proposte non perseguano certo gli interessi e il bene comune dei cittadini dei vari paesi europei.

Le modalità di costruzione di istituzioni non democratiche e dell’attuale struttura europea dovrebbero indurre a una profonda riflessione su come gli stati che oggi fannoparte dell’area euro stanno gradualmente cedendo porzioni cosistenti di sovranità statale con mezzi che vanno dal segreto di stato sugli atti pubblici, alla scrittura di trattati di difficile accesso, dalle ‘armi’ della Troika a quelle della grande finanza internazionale. A ciò vanno ad aggiungersi i lavori in corso per un nuovo micidiale accordo, il TTIP- Transatlantic Trade and Investment Partnership, i cui effetti dovuti all’aggressione dei mercati europei da parte delle multinazionali statunitensi, si abbatteranno sulle  economie locali minacciando seriamente la residua produzione italiana (agricoltura, allevamento, pesca, artigianato, industria, ecc…) e di conseguenza le possibilità di occupazione, già mortificate dalle politiche di governo dell’ultimo decennio.”

La scrittrice ha inoltre puntanto l’attenzione sul fatto che: “Serve quindi innanzitutto un serio studio dei documenti e una seria informazione per ingenerare consapevolezza e senso critico; e servono battaglie, a tutti i livelli, dal locale all’Europarlamento, per respingere ogni provvedimento dannoso (e talvolta liberticida) di un sistema asfissiante per la democrazia.

Antonio Zanotto, candidato del MoVimento 5 Stelle al parlamento europeo per la circoscrizione insulare è intervenuto ricordando che “‘L’europarlamentare può agire sul controllo capillare dei fondi europei rendendoli realmente disponibili a tutti.” Ha inoltre precisato che “il modello socio economico in cui mi rispecchio e che sostanzia la nostra proposta di politica economica è Territorio Zero, cioè la redistribuzione dell’ energia in modo capillare, la sovranità alimentare riconsegnata alle popolazioni e la virtuosa gestione delle risorse post – consumo, rispettando i diritti di ogni individuo e l’ambiente che ci circonda”.

La portavoce all’Assemblea Regionale Siciliana Valentina Zafarana ha infine ricordato che “stiamo già assistendo, anche a livello regionale, a graduali cessioni di sovranità, dal vincolo al mutuo trentennale che svuota le tasche dei cittadini, alla riduzione dei servizi sanitari, alla riduzione del welfare: in nome di un debito illegittimo, in ogni manovra finanaziaria ci sono sempre meno risorse per la maggior parte dei cittadini.”

La giornata si è conclusa con un interessanti dibattito pubblico sui temi dell’Eurogendfor, dell’ERF- Fondo di Redenzione Europea, sulle conseguenze concrete del trattato di Lisbona.

(85)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.