“L’amministrazione pur ribadendo di non aver ricevuto alcuna comunicazione, né dal Ministero, né dalla locale Prefettura, manda alle autorità competenti un messaggio chiaro che non lascia spazio ad alcun fraintendimento”. Il dado è tratto, almeno così pare, l’iter per la creazione entro il prossimo mese di giugno, di un Hotspot all’interno della Caserma di Bisconte in grado di ospitare quasi 3mila migranti, sembra andare avanti in modo inesorabile.
Per l’amministrazione però la partita non è ancora chiusa:”Alla luce delle notizie di agenzie di stampa che continuano a richiamare l’ipotesi di un Hotspot a Messina, l’amministrazione comunale intende ancora una volta fare chiarezza – si legge in un comunicato stampa ufficiale – Il sindaco, nel suo ultimo viaggio a Roma, giorno 15 marzo, ha avuto modo di incontrare il Capo di Gabinetto del Ministro degli Interni, il Prefetto Morcone, a sua volta capo del dipartimento delle Libertà Civili, fino a poche settimane fa. Durante l’incontro, il sindaco, ha ribadito la contrarietà dell’amministrazione al modello Hotspot. Infatti, l’accoglienza che la città promuove da tempo è un’accoglienza diffusa rivolta ai processi inclusivi che restituiscono a chi arriva nella nostra città dignità al proprio progetto migratorio e al principio di autodeterminazione”.
La Giunta Accorinti dunque ribadisce che “mette in discussione il modello di “non-accoglienza” dell’Hotspot, i cui fenomeni degenerativi sono sotto gli occhi di tutti: grandi numeri con inevitabili tempi di permanenza, privazione della libertà individuale, ulteriori traumi per persone che hanno già subito violenze e sofferenze fisiche e psicologiche. L’impegno ad investire nel Sistema di protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (Sprar) vuole caratterizzare il dovere di accoglienza che l’amministrazione ha sposato. In tal senso, rifiuta non solo l’ipotesi della presenza di un Hotspot nella nostra città, ma l’approccio all’accoglienza che lo sottende”.
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Nella foto tutti ridono, ma sanno che la magistratura ormai li osserva da vicino. Il nodo scorsoio si sta stringendo e presto vedremo che qualcuno di loro avrà un avviso di garanzia, sarà il preludio al carcere?