Non passa la richiesta di seduta fiume alla Camera del Movimento Cinquestelle. E così, insieme al decreto legge Lavoro del ministro Poletti viene rinviato a domani mattina, con inizio alle 9,30, il voto anche sull’autorizzazione agli arresti o meno del deputato messinese Francantonio Genovese. L’ex sindaco era presente negli scranni di Montecitorio fotografato su Twitter dal collega pentastellato Cozzolino. La richiesta di Giuseppe Brescia dei Cinquestelle di proseguire anche dopo la mezzanotte non è stata accolta per 107 voti di differenza concludendo i lavori poco dopo le 20,30.
In mattinata il gruppo di Beppe Grillo aveva ritirato emendamenti e ordini del giorno al Dl Poletti per velocizzare la votazione su Genovese, indagato nell’inchiesta sull’uso dei fondi della Formazione Professionale.
Bocciata da Pd e Sel l’inversione dell’ordine del giorno di votare prima l’autorizzazione o meno a procedere sull’ex primo cittadino e dopo il decreto legge.
Il movimento di Vendola ha presentato numerosi ordini del giorno sul provvedimento Poletti e ha insistito sulla questione che il Dl riguarda milioni e milioni di persone. Contrari i Cinquestelle. Secondo indiscrezioni pare che il Pd, partito che alla Camera ha la maggioranza senza bisogno di sostegno, voglia rinviare a dopo le elezioni Europee la risposta alla procura di Messina e al Gip Giovanni De Marco. Di contro circolano voci – visto il voto segreto – che i Cinquestelle pensando a una divisione all’interno del Pd su Genovese possano anche votare contro la custodia cautelare e “gettare” tutta la responsabilità al Pd, per fini elettorali, visto che tra due domeniche si voterà per le consultazioni Europee. @Acaffo
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